L'oro è stato scoperto nei dintorni di Ballarat (Stato del Victoria) nell'agosto del 1851. Un mese più tardi, nei giacimenti auriferi della regione lavoravano circa mille minatori. Nel 1853 erano oltre 20'000.
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Torre per la canalizzazione dell'acqua proveniente dalla miniera sotterranea.
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Nel 1853, anno d'inizio del flusso migratorio di cercatori d'oro dal Ticino, a Ballarat sono state estratte dieci tonnellate di oro.
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Nei primi anni l'oro è stato estratto tramite il lavaggio individuale delle sabbie alluvionali. Dal 1854 si è iniziato a cercare in profondità, ciò che ha escluso dalla corsa gli emigranti con poche disponibilità finanziarie, tra cui parecchi svizzeri.
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Una vecchia fonderia.
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La popolazione di minatori era estremamente eterogenea. La comunità più ampia era quella dei cinesi, seguiti da britannici, americani, francesi, italiani, tedeschi, polacchi, ungheresi e svizzeri.
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Gli accampamenti attorno alle miniere d'oro erano formati prevalentemente da tende. Col tempo sono stati costruiti edifici in legno e infrastrutture.
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I minatori, prevalentemente uomini non sposati, lavoravano dall'alba al tramonto, sei giorni alla settimana.
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Chi non ha trovato il prezioso metallo ha cercato alternative per trarre comunque profitto dalla corsa all'oro, aprendo negozi per i minatori, hotel o ristoranti.
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Le tende erano luogo di riposo, ma pure di svago e di incontro.
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L'ultima miniera di Ballarat ha chiuso i battenti nel 1918. Secondo la Società storica locale, nella regione sono state estratte complessivamente circa 640 tonnellate di oro, per un valore di 10 miliardi di dollari.
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Viaggio nel tempo dei cercatori d'oro.
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Appassionato di viaggi e scoperte, ho studiato biologia e altre scienze naturali. Sono giornalista di SWI swissinfo.ch da oltre vent’anni.
Per farsi un’idea della vita nei giacimenti auriferi dell’Australia, meta di molti migranti svizzeri italiani dell’Ottocento, swissinfo ha visitato l’ex città dell’oro di Sovereign Hill, vicino a Ballarat. (foto e testi: Luigi Jorio)
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