La Germania chiede alla Svizzera di autorizzare la vendita di vecchi carri armati Leopard
La Germania ha chiesto alla Svizzera di vendere alcuni dei suoi carri armati Leopard 2 dismessi in un accordo che andrebbe a rimpinguare gli arsenali dei Paesi che inviano carri armati in Ucraina.
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Keystone-SDA/jdp
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Germany asks Switzerland to greenlight sale of old Leopard tanks
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La richiesta, che è stata inviata dal Ministro della Difesa tedesco e dal Ministro dell’Economia al Ministro della Difesa svizzero Viola Amherd, è stata riportata per la prima volta dal quotidiano svizzero Blick Collegamento esternovenerdì scorso. La richiesta è stata formulata in una lettera datata 23 febbraio, secondo il giornale.
+ Come la Svizzera sta gestendo le richieste di riesportazione di munizioni
La Germania vuole che la Svizzera rivenda alcuni dei vecchi carri armati al produttore tedesco Rheinmetall, il che consentirebbe all’azienda di sostituire i carri armati che i membri dell’Unione Europea e della NATO hanno fornito all’Ucraina.
Amherd ha risposto in una lettera del 1° marzo che un’eventuale vendita di parte della flotta di carri armati svizzera richiederebbe che il Parlamento svizzero dichiari i carri armati fuori servizio, secondo un commento del ministero della Difesa svizzero inviato a Reuters.
“Le discussioni su questo tema sono attualmente in corso in parlamento”, ha aggiunto il portavoce del ministero della Difesa. Non sono state fornite informazioni su quando il Parlamento prenderà una decisione, ma il governo ha detto che avrebbe commentato ulteriormente la questione lunedì.
L’esercito svizzero ha attualmente 134 carri armati Leopard 2 in servizio e altri 96 in deposito.
In base alle leggi sulla neutralità e a un separato embargo sulle armi, alla Svizzera è vietato inviare armi direttamente all’Ucraina. In passato, Berna ha bloccato le richieste di Germania, Spagna e Danimarca di consentire la riesportazione in Ucraina di munizioni ed equipaggiamenti militari di fabbricazione svizzera da loro precedentemente acquistati.
Tuttavia, l’opinione pubblica e i politici svizzeri sono sempre più divisi sulla questione, mentre crescono gli appelli dei vicini europei affinché la Svizzera consenta le esportazioni e la Russia intensifica l’assalto all’Ucraina.
I due comitati per la sicurezza del Parlamento svizzero hanno raccomandato un alleggerimento delle norme sulle esportazioni.
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