Pubblicità alcol influenza soprattutto giovani, sondaggio
(Keystone-ATS) La pubblicità per le bevande alcoliche seduce soprattutto i giovani: il 33% degli adolescenti tra i 15 e i 19 anni e oltre il 40% dei 20-24enni afferma che li induce al consumo, mentre per l’insieme della popolazione la quota è del 27,6%.
I dati emergono da un sondaggio condotto e pubblicato oggi dal centro nazionale di competenza in questo ambito Dipendenze Svizzera che, su mandato dell’Ufficio federale della sanità pubblica, ha interrogato telefonicamente 2321 persone sulla loro percezione della pubblicità di prodotti alcolici e sulla loro opinione in merito.
Dall’indagine emerge che l’83,4% della popolazione svizzera nota occasionalmente questo genere di réclame, nella quale i produttori investono 42 milioni di franchi all’anno. Il 16,4% ha dichiarato che ciò succede quotidianamente, il 9,1% più volte al giorno. La fascia più esposta, con una quota del 93,5% è quella dei 20-24enni, tra i quali quasi un terzo degli interpellati ha detto di vedere giornalmente pubblicità per alcolici. La fascia dei 15-19enni segue a ruota, benché in Svizzera sia vietato rivolgersi direttamente ai minori di diciotto anni con questo genere di messaggio, rileva in un comunicato la ong con sede a Losanna.
Essa nota che in genere adolescenti e giovani adulti sono particolarmente esposti alla pubblicità di prodotti alcolici, che considerano divertente e incentivante al consumo, mentre tra gli ultra 64enni si riscontra piuttosto una correlazione con il consumo cronico a rischio.
L’onnipresenza della pubblicità, afferma la ong, può indurre adolescenti e giovani adulti – le fasce d’età più inclini alla sbornia – a credere che queste bevande vengano consumate ovunque e da tutti. Anche il rapido sviluppo di internet, creando varie e nuove possibilità di marketing, aumenta l’esposizione. L’immagine positiva che scaturisce dalle pubblicità, con l’abile impiego di simboli, linguaggi, musica e altri elementi propri della cultura giovanile, favorisce un consumo precoce, più frequente e più elevato di alcol, conclude Dipendenze Svizzera.
Dal sondaggio emerge anche che oltre la metà degli interrogati (il 55,7%) ritiene che la pubblicità di prodotti alcolici vada fortemente limitata. Il tasso aumenta con l’età ed è più elevato tra le donne: quasi il 65%.
Per Dipendenze Svizzera le regolamentazioni o le disposizioni in materia di prezzi sono la misura più efficace per limitare l’abuso di alcolici, soprattutto nelle fasce d’età più basse.