
Afghanistan: Francia; giornalista liberato, mai minacce morte
(Keystone-ATS) “Siamo stanchi, con alcuni problemini non importanti di salute, ma stiamo bene”. Queste le prime parole di Hervé Ghesquière alla televisione France 3, pochi minuti dopo il suo arrivo in Francia.
“Non siamo mai stati minacciati di morte, né picchiati. Il mio desiderio ora è di atterrare davvero, di ritrovare una vita normale al più presto e di non fare l’ex ostaggio”, ha detto ancora il reporter francese, tenuto sotto sequestro per 18 mesi dai talebani in Afghanistan, insieme al collega Stéphane Taponier.
Sull’anno e mezzo appena trascorso, Ghesquière ha ricordato di aver passato almeno otto mesi da solo, tra aprile e dicembre 2010. Quindi di essere stato riunito con Taponier e il loro interprete afghano, Reza Din. “Abbiamo passato insieme gli ultimi cinque mesi. In tutto questo tempo – ha aggiunto – la cosa più difficile era organizzare la nostra giornata, trovare delle cose da fare, non c’era niente da dirsi. Non bisognava lasciarsi andare”.
Brevemente al telefono in diretta sulla stessa rete, anche Stéphane Taponier ha detto di stare bene: “siamo molto felici. Il sostegno della Francia, che abbiamo potuto ricevere tramite Radio France Internationale, ci ha motivato molto. Adesso ho fame di libertà – ha aggiunto – e di amore.”
Stéphane Taponier, 48 anni, e Hervé Ghesquière, 49 anni, stavano lavorando per un programma della tv pubblica France 3 quando sono stati rapidi nella regione di Kapisa, 60 km a nord-est di Kabul, in Afghanistan.