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Afghanistan: talebani, “donne al governo, ma nel rispetto Sharia”

"L'Emirato Islamico non vuole che le donne siano vittime. Dovrebbero far parte del governo, secondo i dettami della Sharia", ha affermato Enamullah Samangani, membro della commissione cultura degli insorti, ma non ha chiarito cosa ciò significhi. (Immagine simbolica) KEYSTONE/EPA/HEDAYATULLAH AMID sda-ats

(Keystone-ATS) I talebani promettono un’amnistia e invitano le donne ad entrare al governo, “ma secondo le regole della Sharia”, la legge islamica.

Lo dice, citato dall’agenzia di stampa statunitense Associated Press, Enamullah Samangani, membro della commissione cultura degli insorti, in una delle prime indicazioni su come i talebani, vittoriosi sul piano militare, intendano governare l’Afghanistan.

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Un’affermazione che sembra voler indicare una svolta moderata degli “studenti islamici” (questo il significato di talebani), un tempo autori di lapidazioni di donne, mutilazioni e esecuzioni in piazza, ma che viene accolta con scetticismo da molti afghani ed osservatori internazionali.

“L’Emirato Islamico non vuole che le donne siano vittime – ha affermato Samangani. Dovrebbero far parte del governo, secondo i dettami della Sharia”, ma non ha chiarito cosa ciò significhi.

“Tutte le parti dovrebbero unirsi” al futuro governo, ha aggiunto. Ha poi evocato un’amnistia, ma anche in questo caso senza chiarire chi ne beneficerebbe: alcune fonti a Kabul dicono che i combattenti islamici hanno già stilato liste di afghani che hanno cooperato con le forze straniere e per questo ricercati.

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