
BE: processo educatore per abusi, condanna a 9,5 anni
(Keystone-ATS) Nove anni è mezzo di reclusione sospesi a favore di una terapia in un istituto chiuso. È la pena inflitta oggi dal Tribunale regionale di Thun (BE) ad un educatore sociale di 44 anni accusato di abusi sessuali nei confronti di 21 bambini ed adolescenti. Il pubblico ministero aveva richiesto otto anni, la difesa al massimo sei e mezzo.
L’uomo, attivo quale educatore sociale nei cantoni di Basilea Campagna, Berna e Soletta dal 1998 al 2011, era accusato di coazione sessuale, violenza carnale, atti sessuali con fanciulli, pornografia e somministrazione a fanciulli di sostanze pericolose per la salute.
Le vittime avevano un’età compresa tra gli otto anni e mezzo ed i quindici. In gran parte erano però bambini di 10-12 anni in difficoltà, dei quali egli si occupava. Gli abusi sono avvenuti quasi esclusivamente nel contesto della sua professione, generalmente nell’appartamento dell’uomo o in capanne alpine. L’educatore ha anche ripreso immagini pornografiche di sé stesso con le vittime e le ha scambiate su internet. L’accusato ha inoltre dato ai ragazzi marijuana e alcolici.
I fatti sono stati scoperti nel 2012, quando una madre ha denunciato alla polizia cantonale bernese gli abusi sessuali subiti dai figli. L’inchiesta ha poi permesso di identificare altre vittime. Da allora l’uomo, che ha in gran parte ammesso gli addebiti, è stato posto in detenzione preventiva.
Pronunciando la sentenza, che prevede anche il divieto di praticare la professione per cinque anni, il presidente della corte ha sottolineato che in un caso l’imputato ha utilizzato violenza nel suo agire, mentre in diversi altri ha ubriacato le vittime per fiaccarne la resistenza.
Il “piccolo internamento”, chiesto ieri sia dall’accusa che dalla difesa, significa che l’uomo potrà essere lasciato a piede libero solo quando i medici lo riterranno opportuno nell’ambito della terapia.