Borsa svizzera amplia perdite
(Keystone-ATS) La borsa svizzera amplia le perdite, con l’indice SMI dei titoli guida che a due ore dalla chiusura segna una flessione dello 0,97% a 8’916,36 punti, mentre l’indice complessivo SPI scende dell’1,02% a quota 10’656,78.
In una giornata priva di spunti gli operatori guardano ai negoziati, questa settimana, tra Canada e Stati Uniti sul trattato commerciale del Nafta, mentre in prospettiva si profilano nuove frizioni sui dazi tra Pechino e Washington. I mercati temono che il presidente statunitense Donald Trump possa imporre alla Cina nuove barriere commerciali per un totale di 200 miliardi di dollari.
Sulla piazza zurighese pesa il gigante dell’alimentare Nestlé (-1,64%), che fa peggio ancora dei farmaceutici Roche (-0,99%) e Novartis (-1,01%). Tra i bancari solo Credit Suisse si mantiene a galla (+0,14%): scivolano invece all’indietro UBS (-0,39%) e soprattutto Julius Bär (-1,01%).
Deboli pure i valori ciclici più sensibili alle variazioni congiunturali, con Adecco in flessione dell’1,69% e LafargeHolcim dell’1,58%. Contiene le perdite Geberit (-0,32%), mentre ABB rimane incollata sulle quotazioni di ieri. Swatch, nel segmento del lusso, lascia sul terreno l’1,30% e Richemont lo 0,40%.
Praticamente invariata, sul mercato allargato, Helvetia, che oggi ha riferito di aver conseguito utili semestrali in progressione del 6,6% a 223,9 milioni di franchi. Il titolo è in leggera progressione dello 0,09%. Santhera, che ha annunciato perdite semestrali in aumento, sta cedendo il 5,26%. In deciso rialzo invece la società biotecnologia Addex (+5,88%).