
Borsa svizzera termina in perdita, SMI -0,41%
(Keystone-ATS) Si è volatilizzato oggi l’effetto “Fed” che ieri ha sostenuto i listini. Partito al rialzo, l’indice SMI dei titoli guida ha perso terreno col passare delle ore, finendo sotto la parità già prima di mezzogiorno: in chiusura di contrattazioni ha ceduto lo 0,41% a 8976,24 punti. L’indice completo SPI si è fermato a 8843,34 punti, in calo dello 0,23%.
Hanno pesato, in particolare, sul listino principale le vendite di titoli Roche (-6,34% a 270,40 franchi). La società basilese ha comunicato stamane il fallimento in fase III di due medicamenti: uno per il trattamento dell’Alzheimer e un altro per il tumore al seno.
La concorrente Novartis ha guadagnato invece l’1,03% a 93,05 franchi. L’altro titolo difensivo Nestlé è avanzato dell’1,19% a 72,25 franchi.
Contrastati i bancari, con UBS in flessione dello 0,29% a 17,04 franchi, mentre il Credit Suisse ha guadagnato lo 0,72% a 25,28 franchi e Julius Baer l’1,65% a 45,06 franchi.
Dopo la “scorpacciata” di ieri, Transocean ha chiuso in diminuzione del 3,73% a 18,63 franchi. Giornata di consolidamento per i titoli del lusso Swatch (-0,18% a 448,20 franchi) e Richemont (-0,06% a 88,95 franchi).
Sul mercato allargato, Meyer Burger ha messo a segno un +14,44% a 6,50 franchi. Il capo delle finanze Michel Hirschi ha dichiarato in un’intervista a “Finanz und Wirtschaft” che la società dispone di sufficienti liquidità e non ha bisogno di un aumento di capitale.