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Ebola: pipistrelli frutta possibile causa epidemia

(Keystone-ATS) L’epidemia di Ebola che da mesi sta tenendo sotto scacco l’Africa occidentale può aver avuto origine dal contatto tra uomini e pipistrelli della frutta: è questa l’ipotesi avanzata dal gruppo di ricercatori coordinati da Fabian H. Leendertz del Robert Koch-Institute di Berlino, pubblicata in uno studio sulla rivista EMBO Molecular Medicine.

Non sembra infatti che altri animali selvatici più grandi possano essere stati la fonte di infezione. Le epidemie da virus Ebola sono di origine zoonotica e si diffondono tra gli uomini sia tramite il contatto con fauna selvatica che con il contatto diretto con i pipistrelli.

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“Abbiamo monitorato le popolazioni di grandi mammiferi vicino il villaggio di Meliandou nella Guinea sud-orientale e non abbiamo trovato tracce di un’epidemia concomitante – spiega Leendertz – Appare più plausibile l’altra via di contagio, quella cioè del contatto diretto con i pipistrelli, frequente in quella zona”.

I pipistrelli della frutta sono stati spesso sospettati essere un possibile bacino del virus Ebola nelle precedenti epidemie. La popolazione locale ha contatto diretto con questi animali tramite la caccia e il consumo di carne. Tramite un’analisi multidisciplinare sul campo di oltre un mese in Guinea nell’aprile scorso, i ricercatori hanno esaminato l’esposizione degli uomini ai pipistrelli, catturato e prelevato campioni di questi animali a Meliandou e nelle foreste vicino.

È da escludere, per i ricercatori, un’infezione di origine alimentare perché in questo caso gli adulti sarebbero stati colpiti prima o contemporaneamente al ‘caso zero’, quello di un bambino di due anni. Per loro è più plausibile l’ipotesi dei pipistrelli della frutta, dato che una vasta colonia di questi animali viveva in un albero cavo vicino alla casa del ‘caso zero’, e che molti hanno riferito che spesso il bambino giocava vicino all’albero. Il virus si è così diffuso da Meliandou ad altre area della Guinea, poi alla Sierra Leone, Liberia, Nigeria e Senegal.

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