Cleantech alla riscossa
Gli imprenditori attivi nelle “tecnologie pulite” vogliono che la Svizzera diventi pioniera nel ramo. A tal fine si sono alleati e hanno sollecitato il parlamento elvetico.
I membri dell’organizzazione swisscleantech non perdono tempo. Lunedì, nel giorno stesso della fondazione dell’associazione padronale, hanno subito scritto una lettera aperta ai parlamentari svizzeri in cui chiedono una politica economica mirata ad obiettivi sostenibili e liberali. L’idea è di migliorare le condizioni generali e rafforzare la competitività delle aziende che operano nel settore.
Parallelamente è stato formato un gruppo parlamentare denonominato “cleantech”, copresieduto dalla senatrice Erika Forster-Vannini. La liberale radicale san gallese, che attualmente presiede la Camera alta, è infatti una delle personalità che compongono il gruppo di consulenza politica di swisscleantech.
Oltre che dell’appoggio di politici di tutti i partiti, l’associazione gode pure del sostegno di celebrità del mondo della scienza e della tecnologia. Cofondatore di swisscleantech e presidente del comitato patrocinatore è Bertrand Piccard. L’associazione è capitanata da Nick Beglinger.
L’organizzazione riunisce per ora una settantina di imprese. Secondo il Dipartimento federale dell’economia il settore delle cosiddette tecnologie pulite in Svizzera impiega complessivamente circa 155mila persone e genera un volume d’affari fra i 18 e i 20 miliardi di franchi all’anno.
swissinfo.ch e agenzie
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