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Economiesuisse: sì alla libera circolazione

L'associazione mantello delle imprese svizzere si schiera in favore della riconduzione e dell'estensione dell'accordo sulla libera circolazione delle persone tra Berna e Bruxelles.

Economiesuisse vede praticamente soltanto vantaggi nell’accordo che lega la Svizzera all’Unione europea dal 2002. Nel caso di una mancata riconduzione (l’accordo giungerà a scadenza il 31 marzo 2009), la federazione stima che altre intese bilaterali potrebbero essere rimesse in discussione, con conseguenze catastrofiche per l’economia elvetica.

Secondo economiesuisse, è quindi necessario elargire l’accordo anche ai due nuovi membri dell’Ue – Romania e Bulgaria – considerati dei mercati promettenti. Un’estensione che sarà probabilmente combattuta dalla destra nazional-conservatrice tramite il lancio di un referendum. Il prolungamento dell’accordo è dal canto suo sottoposto ad un referendum facoltativo.

Il presidente dell’associazione ha poi rammentato che la fiscalità – elemento essenziale della competitività – deve essere adeguata in permanenza all’evoluzione internazionale. Riferendosi alla vertenza che oppone Berna e Bruxelles, Gerold Bührer ha sottolineato che «la sovranità fiscale della Confederazione e dei cantoni non è negoziabile, come non lo è il segreto bancario».

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