Per Villiger più trasparenza per ridurre i rischi della globalizzazione

Svizzera per una maggiore trasparenza che possa ridurre i rischi connessi alla globalizzazione. Lo ha dichiarato Kaspar Villiger (foto) nel suo discorso, mercoledì a Praga, all'assemblea del Fondo monetario internazionale (FMI) e della Banca mondiale.
«La globalizzazione crea nuove possibilità formidabili, ma apre anche le porte a nuovi rischi. Essi vanno dall’instabilità finanziaria alla trasmissioni di malattie», ha affermato il consigliere federale, ricordando che la crisi finanziaria del 1998 in alcuni paesi ha cancellato, in poco tempo, i progressi realizzati durante anni.
In un processo di globalizzazione divenuto inevitabile, il mandato affidato a FMI e Banca mondiale si fa sempre più esigente. Per poterlo affrontare con efficacia, i due organismi devono cooperare più strettamente e concentrare gli sforzi nei compiti fondamentali, ha precisato il ministro svizzero delle finanze nel suo intervento.È importante disporre di dati migliori e giungere ad una politica più trasparente.
Sotto tali punti di vista, i due enti hanno compiuto progressi considerevoli, ha proseguito Villiger. L’FMI si è concentrato maggiormente nei campi del debito estero e della gestione internazionale delle riserve monetarie.La riforma degli strumenti a disposizione del Fondo mira a rafforzare la prevenzione delle crisi finanziarie e a garantire che, in caso di sussulti, siano a disposizione mezzi sufficienti.
Il consigliere federale elvetico ha aggiunto che anche il settore finanziario privato deve essere coinvolto nella soluzione delle crisi.La Banca mondiale necessita di una strategia a lungo termine per appoggiare i Paesi nella lotta contro la povertà. Tale obiettivo deve rimanere prioritario. Occorre però trovare il giusto equilibrio tra la velocità dell’intervento e la qualità delle iniziative nel condono dei debiti dei paesi più poveri (HIPC). I Paesi che auspicano tale condono devono seguire una politica economica sana, migliorare la governabilità e lottare contro la povertà.
Villiger ha poi invitato tutti coloro che hanno promesso fondi per la cancellazione dei debiti a versarli effettivamente, per assicurare tale iniziativa a lungo termine. Finora sono dieci gli Stati che possono godere del programma di condono. Molti Paesi intendono aggiungerne all’elenco altri 20, entro fine anno. Complessivamente la somma che dovrebbe essere condonata ammonta a 50 miliardi di dollari. La Svizzera si farà carico di 160 milioni di franchi circa.
swissinfo e agenzie

In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.