Scandalo Sellafield: Irregolarità minori alla centrale nucleare di Beznau
Il combustibile nucleare fornito dall'impianto britannico di Sellafield alla centrale di Beznau soddisfa le esigenze di sicurezza. Lo sostiene l’esperto svizzero che ha ispezionato l'impianto di Sellafield, dopo lo scandalo dei rapporti falsificati.
Nella centrale argoviese di Beznau vi sono attualmente 24 barre di combustibile «MOX» (una miscela di ossido di uranio e plutonio) provenienti da Sellafield. Anche sui documenti relativi al combustibile destinato alla Svizzera sono state scoperte irregolarità, ma la Divisione principale per la sicurezza degli impianti nucleari (DSN) non ritiene che ciò sia dovuto a falsificazioni. In un caso la provenienza dei dati informatici non era chiara, in un altro caso si è scoperto che circa il 5
el combustibile non era stato sottoposto ai controlli manuali richiesti. E a causa di un errore informatico, l’esperto della DNS non ha più trovato alcun dato relativo ad un’altra fornitura.
La DNS sottolinea che la sicurezza della centrale di Beznau non è mai stata messa in pericolo.
Le disfunzioni all’impianto inglese sono emerse in seguito al licenzimento di cinque impiegati, accusati di aver accorciato il programma di ispezione e di aver falsificato il rapporto di controllo di una riserva di combustibile nucleare MOX, miscela fornito lo scorso settembre al Giappone. Un’inchiesta aveva in seguito confermato le irregolarità, che si sarebbero protratte per anni.
Giovedì scorso, all’annuncio di una centrale tedesca di Bremerhaven, che ha deciso di bloccare la produzione per sostituire 4 barre di combustibile MOX proveniente da Sellafield con documenti falsificati, l’organizzazione ambientalista Greenpeace aveva chiesto nuove verifiche anche per la centrale di Beznau.
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