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Uno svizzero alla riscossa dei paesaggi americani

La Wilderness Society ha premiato Hansjörg Wyss per il suo contributo alla salvaguardia dei paesaggi per le generazioni future. Mark Silva

Nato in una modesta famiglia di Berna, Hansjörg Wyss è diventato uno degli uomini più ricchi del pianeta. Il suo impegno per la protezione dei paesaggi dell'Ovest degli Stati Uniti gli ha valso il premio 2011 della Wilderness Society

Hansjörg Wyss non è facile da raggiungere. Il miliardario trascorre «i due terzi del tempo negli Stati Uniti, il resto in Svizzera o altrove». Lo svizzero è a capo di un’azienda leader nel suo settore (Synthes), cha nel mese di aprile 2011 è stata rilevata dal gigante americano Johnson & Johnson.

Wyss possiede diverse case in tutto il mondo. Per essere più vicino alla figlia e alla nipote ha spostato la sua residenza principale dalla Pennsylvania al Wyoming. Trasferendosi al sud del parco nazionale di Grand Teton si è pure avvicinato ai paesaggi che lo hanno segnato in gioventù. E che ora contribuisce a salvaguardare.

«Sono venuto per la prima volta negli Stati Uniti nell’estate del 1958 nell’ambito di un programma di scambio professionale di quattro mesi. Facevo parte di un gruppo di ingegneri che avevano il compito di catalogare le strade del Colorado. Mi sono innamorato della bellezza dell’Ovest, un tipo di paesaggio che non avevo mai visto prima», racconta.

Dal Far West al turismo di massa

A quell’epoca la regione assomigliava ancora al Far West. «Si aveva l’impressione di essere lontani, molto lontani dall’Europa e persino da Washington. La gente dell’Ovest era estremamente aperta e simpatica. Il Gran Canyon – ricorda – era una terra vergine: per raggiungerlo c’era soltanto un bus al giorno sul quale viaggiavano soltanto 30 persone».

Col tempo la pressione demografica sui maestosi paesaggi dell’Arizona e del Montana è cresciuta. «Oggigiorno il Gran Canyon è visitato da 5 milioni di persone all’anno. La popolazione della regione è in forte aumento e sono spuntati immensi sobborghi anonimi, in cui la gente vive in un isolamento molto più grande rispetto al passato».

Con la crescita della popolazione sono apparsi anche i pericoli. Nel mese di luglio il fiume Yellowstone è stato inquinato dal petrolio fuoriuscito da un oleodotto a nord dell’omonimo parco nazionale. In questa regione degli Stati Uniti sono numerose le compagnie forestali, minerarie, petrolifere e nucleari che vogliono sfruttare le risorse o depositare le scorie negli spazi naturali, anche in quelli di dominio pubblico.

Proteggere l’Ovest

È proprio nei territori pubblici dell’Ovest che la fondazione creata da Hansjörg Wyss concentra la sua azione di salvaguardia. «Le terre di proprietà del governo americano sono gestite in funzione di interessi diversi, tra i quali ci sono quelli del settore dell’energia idroelettrica, del carbone, del petrolio o della silvicoltura. Bisogna dunque bilanciare il tutto per evitare che questi paesaggi vengano alterati», spiega il padre della Wyss Foundation.

Per raggiungere tale obiettivo, la fondazione tenta di sensibilizzare le autorità federali. In particolare proponendo dei partenariati tra il governo americano e le organizzazioni a difesa dell’ambiente.

Tuttavia, l’azione della fondazione Wyss e di altre organizzazioni ambientaliste fa fatica a manifestarsi nel contesto politico attuale. La maggioranza repubblicana alla Camera sostiene in effetti gli interessi degli industriali, mentre il presidente Barack Obama non sembra voler ascoltare le rivendicazioni degli ecologisti.

In Svizzera non c’è più nulla da fare

Ma perché non impegnarsi nella salvaguardia della natura in Svizzera, il suo paese natale? «Quando abbiamo iniziato – spiega Wyss – la Svizzera era un paese con molte costruzioni. C’erano già delle dighe, delle stazioni sciistiche. Sarebbe quindi stato difficile intervenire, visto che in Svizzera non c’è più nulla da preservare. Certo, le montagne sono eterne, ma nelle valli non c’è più posto per creare dei parchi».

Il miliardario sottolinea ad ogni modo che il suo amore per la natura è sbocciato proprio in Svizzera. «Quando ero bambino, Berna era due volte più piccola di oggi. All’epoca era ancor più facile ritrovarsi rapidamente in mezzo alla natura».

L’uomo da sei miliardi di dollari

Hansjörg Wyss è cresciuto in una famiglia modesta. Il padre era rappresentante e sua madre «una casalinga che detestava i lavori di casa», ricorda. «Vivevo con i miei genitori e le mie due sorelle in un appartamento molto piccolo».

I genitori manifestavano comunque un interesse per qualsiasi cosa e coinvolgevano i figli in «conversazioni molto animate». «Avevamo pochi soldi ma la nostra famiglia era ricca intellettualmente; la mia infanzia è stata appassionante e ho imparato a pensare in modo indipendente».

Il bernese è oggi tra gli uomini più ricchi del pianeta. Cosa si prova a possedere un patrimonio stimato a oltre sei miliardi di dollari? «Non è molto importante. A dir la verità non si prova nulla di particolare. A Berna utilizzo sempre i trasporti pubblici e i miei amici sono gli stessi di prima. Possiedo delle belle case, certo, ma prima non me le potevo permettere».

Hansjörg Wyss si sente a casa sua, sia negli Stati Uniti sia in Svizzera. «Mi sento a casa ovunque ho degli amici».

1936: nasce a Berna in una famiglia modesta con tre figli.

1958: scopre l’Ovest americano nel quadro di un scambio professionale.

1959: ottiene il diploma d’ingegnere al Politecnico federale di Zurigo.

1965: MBA all’Università di Harvard.

1977: assume la direzione di Synthes, gruppo svizzero-americano attivo nel campo dell’ingegneria biomedica e leader mondiale nella produzione di protesi ossee.

2011: Synthes è rilevato dal gigante americano Johnson & Johnson.

1989: crea la Fondazione Wyss per la salvaguardia dei paesaggi naturali dell’Ovest degli Stati Uniti (diversi milioni di ettari di terreno sono stati dichiarati zone protette).

2000: acquista un ranch in California dove coltiva un vigneto secondo metodi naturali.

2009: mette a disposizione 125 milioni di dollari a Harvard per creare l’Istituto Wyss d’ingegneria «biologicamente ispirata» a scopi medici.

È uno degli uomini più ricchi della Svizzera e tra i più ricchi al mondo.

Figura al 154. posto della classifica dei miliardari 2011 stilata dalla rivista Forbes.

Il suo patrimonio è stimato a 6,4 miliardi di dollari.

Traduzione di Luigi Jorio

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