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Italia: resti umani e una trentina bare trovate in capannone

Resti umani e di una trentina di bare sono state scoperete in un capannone di Scurelle, in alta Valsugana (foto rappresentativa). KEYSTONE/GEORGIOS KEFALAS sda-ats

(Keystone-ATS) La Procura di Trento ha aperto un fascicolo per vilipendio di cadavere in seguito alla scoperta di resti umani e di una trentina di bare in un capannone di Scurelle, in Valsugana.

Due, per ora, le ipotesi: la prima è che le bare siano state rubate e poi ammassate nel capannone per ricavarne lo zinco e l’ottone, metalli che vengono utilizzati nella costruzione delle casse, per poi rivenderli sul mercato nero.

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La seconda ipotesi al vaglio degli inquirenti è quella della finta cremazione, dunque le bare potrebbero essere state abbandonate da imprese addette alla cremazione anziché portate in un impianto crematorio, per poi incassare comunque il costo del servizio.

Il ritrovamento è avvenuto in seguito alla segnalazione di alcuni operai che stavano lavorando in un cantiere vicino al capannone, che è stato posto sotto sequestro.

Sul posto è intervenuta la polizia locale della Bassa Valsugana i vigili del fuoco volontari di Scurelle ed i carabinieri del comando per la tutela ambientale, che hanno svolto i primi accertamenti.

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