La Svizzera conterà 10,5 milioni di abitanti nel 2055, scenario UST

La popolazione della Svizzera passerà da 9,0 milioni di abitanti alla fine dello scorso anno a circa 10,5 milioni nel 2055, di cui 2,7 milioni con 65 anni o più, secondo lo scenario più verosimile elaborato dall'Ufficio federale di statistica (UST).
(Keystone-ATS) Nei prossimi 30 anni il motore della crescita demografica sarà l’immigrazione, che dipenderà dall’andamento dei contesti socioeconomico e politico del paese.
La documentazione pubblicata dai funzionari di Neuchâtel fornisce varie informazioni sui contesti socioeconomici considerati (ad esempio attrattiva economica, elevata qualità di vita, crescente mobilità internazionale della popolazione immigrata) ma non tiene conto dello scenario di un’accettazione in votazione dell’iniziativa popolare federale “No a una Svizzera da 10 milioni! (Iniziativa per la sostenibilità)” depositata dall’UDC nell’aprile del 2024.
Il testo della proposta di modifica costituzionale recita tra l’altro: “Prima del 2050 la popolazione residente permanente della Svizzera non può superare i dieci milioni di abitanti. Dal 2050 il Consiglio federale può, mediante ordinanza, innalzare ogni anno il limite nella misura dell’incremento naturale.”
Marcato invecchiamento
Il Consiglio federale, che aveva rapidamente, nel giugno dello stesso anno, manifestato la sua opposizione al testo, ha elaborato il messaggio per le Camere lo scorso 21 marzo: non ci sarà alcun controprogetto. Ben in anticipo sul voto popolare, vari partiti e ambienti economici hanno già avviato la campagna contro il testo.
Le proiezioni dell’UST pongono l’accento sull’invecchiamento della popolazione e il relativo effetto sul mercato del lavoro. Sempre secondo lo scenario più verosimile (ne sono stati elaborati tre), tra trent’anni le persone di 65 anni o più rappresenteranno esattamente un quarto della popolazione residente (oggi un quinto), con un aumento di circa il 50%.
Questa crescita sarà dovuta non solo a un numero sempre più elevato di pensionati, ma anche all’aumento della speranza di vita. La Confederazione del 2055 conterà 2,7 milioni di beneficiari di rendite AVS, contro gli 1,8 milioni alla fine del 2024.
51 pensionati per 100 attivi
Tra questo momento e il 2055 la popolazione attiva (l’insieme di occupati e disoccupati) aumenterà del 12,5% per raggiungere i 5,8 milioni di persone (sulla popolazione totale di 10,5 milioni). Espressa in equivalenti a tempo pieno, questa progressione sarà altrettanto rilevante (+14,1%, a 5,0 milioni).
L’invecchiamento della popolazione si riflette in un fortissimo aumento del numero di pensionati rispetto alla popolazione attiva. Nel 2024 si contavano 38 persone di 65 anni o più ogni 100 persone attive tra i 20 e i 64 anni di età. Secondo l’UST, questa cifra salirà a 51 entro 30 anni. Le persone di 80 anni e oltre, nel trentennio considerato, raddoppieranno quasi, passando da 0,54 milioni a 1,03 milioni.
Immigrazione è chiave dell’evoluzione demografica
La crescita demografica, che si tradurrà in una popolazione residente di 10,0 milioni nel 2040 e di 10,47 milioni 15 anni più tardi, dal 2035 deriverà esclusivamente dalla migrazione – da tale data l’incremento naturale, ovvero la differenza tra il numero di nascite e quello di decessi, sarà negativo. Determinate per la conferma dello scenario è però la congiuntura economica.
La popolazione crescerà in modo molto diverso a seconda delle regioni. Se la media nazionale dovrebbe situarsi a un +15%, i residenti del canton Lucerna dovrebbero progredire del 32%, quelli di San Gallo del 25% e quelli dell’arco lemanico (Ginevra e Vaud) del 22%. Un’altra regione molto dinamica sarà il polo urbano di Zurigo e per l’intero cantone gli specialisti dell’UST puntano su una crescita del 18%.
Aumenti nettamente più modesti sono previsti ad esempio per Appenzello Esterno (una sorta di enclave nel canton San Gallo), Sciaffusa e Neuchâtel, con una crescita degli abitanti che dovrebbe situarsi al 2%. Per Ticino e Grigioni la previsione è di un +3%, rispettivamente a 371’000 e 213’000 abitanti.
L’UST, in collaborazione con altri servizi federali, elabora gli scenari dell’evoluzione demografica della Svizzera ogni cinque anni sin dal 1984.