
Limite alcolemia alla guida: in pochi lo conoscono

(Keystone-ATS) Gli automobilisti svizzeri non conoscono il limite di alcolemia consentito e il suo nuovo metodo di misurazione. Lo riscontra in un sondaggio l’Ufficio prevenzione infortuni (upi), che lancia un nuovo filmato nell’ambito della sua campagna di sensibilizzazione.
Dal 1 ottobre 2016 in Svizzera durante i controlli stradali da parte della polizia viene rilevata la concentrazione di alcol nell’aria espirata (mg/l), e non più la quantità nel sangue (per mille). Il prelievo ematico viene effettuato solo in casi eccezionali.
Dall’inchiesta risulta che meno del 2% dei partecipanti conosce il nuovo metodo, contro il 40% che ritiene che il limite venga misurato in per mille. Il resto degli intervistati “non sa indicare spontaneamente un’unità di misura o non risponde del tutto”, indica l’upi in un comunicato odierno.
A prescindere dalla modalità di misurazione negli anni si è ridotto il numero di persone che conosce il limite di tasso alcolemico vigente (attualmente di 0,25 mg/l, rispettivamente 0,5 per mille). Se nel 2005, il 3% dei partecipanti al sondaggio indicava un tasso superiore a quello consentito, oggi tale percentuale raggiunge il 12%.
L’alcool altera la capacità di guida: con un tasso di 0,25 mg/l il rischio di subire un incidente mortale è doppio rispetto ad una concentrazione nulla. L’upi raccomanda quindi, anche durante le festività di fine anno: chi guida non beve.
Nell’ambito della sua campagna di prevenzione, l’upi ha realizzato, in collaborazione con la polizia romanda e ticinese, un filmato che riproduce un incidente particolarmente violento causato da un automobilista al suo rientro da un aperitivo. Esso sarà diffuso sui social network.
Il sondaggio è stato condotto telefonicamente su 1008 persone provenienti da tutte le regioni della Svizzera.