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Democrazia diretta in Svizzera

Dal governo 80 milioni ai cantoni per alleviare gli effetti della liberalizzazione

La presidente del governo ticinese, Marina Masoni Keystone

Il Consiglio federale vuole concedere 80 milioni di franchi ai cantoni maggiormente colpiti dalle ristrutturazioni di Swisscom, FFS e Posta. Nel clip audio, il commento di Marina Masoni, presidente del governo ticinese.

La Svizzera romanda sarà la principale beneficiaria di questi aiuti. Sono interessati i cantoni del Vallese e del Giura nel loro insieme, nonché le regioni di montagna (LIM) dei cantoni di Berna, Vaud, Neuchâtel e Friburgo. Anche il Ticino, Uri, Grigioni e San Gallo potranno approfittare di questo credito, che sarà sottoposto al parlamento nell’ambito del preventivo 2001. Tutte queste regioni coprono il 55 percento del territorio svizzero, ma rappresentano soltanto il 27 percento della popolazione nazionale.

Il piano d’azione del Consiglio federale ruota attorno a cinque assi: intensificazione dei collocamenti di personale, misure mirate di formazione e di perfezionamento professionale, aiuto alla creazione d’imprese, messa a disposizione di immobili e terreni, nonché impulso a progetti turistici che generano un forte valore aggiunto.

Pascal Couchepin ha affermato mercoledì alla stampa che il Consiglio federale, per realizzare questi obiettivi, non ha voluto creare nuovi strumenti. Lo scopo è di rafforzare quelli esistenti: il decreto Bonny, la legge sull’aiuto agli investimenti nelle regioni di montagna (LIM) e il decreto che incoraggia l’innovazione e la cooperazione nel settore turistico.

Questo piano d’azione rientra, a titolo complementare, tra altre misure a più lungo respiro destinate a sostenere le regioni, tra cui il raccordo alla rete dei trasporti, l’attribuzione di una parte delle riserve d’oro eccedentarie della BNS per la formazione. Costituisce una sorta di ponte fino alla nuova perequazione finanziaria, prevista nel 2005, ha precisato il ministro dell’economia.

La liberalizzazione delle ex regie ha effetti globalmente positivi per la Svizzera, ha dal canto suo affermato il ministro dei trasporti Moritz Leuenberger. Tuttavia a guadagnare sono i centri urbani, mentre le regioni periferiche sono perdenti, ha aggiunto.

Il programma d’azione sarà gestito da un gruppo coordinato dal Segretariato di Stato all’economia (SECO). Vi parteciperanno pure rappresentanti del Dipartimento federale dei trasporti e delle comunicazioni, della Conferenza dei dipartimenti cantonali dell’economia, di Swisscom, delle FFS e della Posta.

swissinfo e agenzie

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