Vero o falso: leader stranieri hanno nascosto denaro nelle banche svizzere?
La traccia del "denaro sporco" in possesso di funzionari pubblici corrotti conduce da tempo alla piazza finanziaria svizzera. Una situazione che il Governo ha cercato di sanare.
Rivolte popolari, fughe di notizie e inchieste giornalistiche collaborativeCollegamento esterno: negli ultimi decenni, questi fenomeni hanno portato alla scoperta di conti bancari svizzeri sospetti.
Nel 2011, ad esempio, mentre nel mondo arabo dilagavano le proteste contro i regimi autoritari, la Svizzera congelò rapidamente centinaia di milioni di franchi su conti legati a leader allora contestati, tra cui Bashar al-Assad (Siria) e Muammar Gheddafi (Libia).
Da Haiti e Perù in America Latina al Kazakistan e all’Uzbekistan in Asia Centrale, passando per l’Angola e il Mali in Africa, si sospetta che diversi altri funzionari stranieri abbiano trasferito in banche svizzere fondi sottratti allo Stato.
Nel 2022, in seguito alle rivelazioni dell’inchiesta giornalistica #SuisseSecrets, Swissinfo ha messo in luce alcuni dei casi più noti di cleptocrazia Collegamento esternoche hanno interessato la Svizzera.
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La Confederazione ha reagito a simili rivelazioni adottando diverse misure per prevenire il riciclaggio di denaro e i flussi finanziari illeciti. Nel 2016, ha introdotto una nuova legge per facilitare il rimpatrio dei fondi sottratti ai loro Paesi d’origine.
Tuttavia, è più facile a dirsi che a farsi. I procuratori e le procuratrici devono poter dimostrare in tribunale che i fondi in questione sono stati ottenuti illecitamente, prima che possano essere restituiti alla popolazione. Idealmente, nel Paese d’origine devono anche esistere strutture statali in grado di ricevere e ridistribuire questo denaro in modo trasparente.
Swissinfo ha analizzato alcuni dei progressi compiuti dalla Svizzera nel recupero dei beni, compreso il coinvolgimento della società civile nel decidere come il denaro verrà speso a beneficio di chi ne ha più bisogno. Le sfide, però, rimangono.
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A cura di Tony Barrett/vm/ac
Tradotto con il supporto dell’IA/mrj
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