Jackeline Rojas, la militante colombiana per la pace: "La pace non significa solo armi che tacciono. È una vita nella dignità e la giustizia sociale, con un lavoro, l'educazione, la salute". (Bianca Bauer / PBI)
Bianca Bauer / PBI
Kasha Jacqueline Nagabasera, il volto della comunità omosessuale in Africa: "Prima di essere una lesbica, sono una donna. E prima di essere una donna, sono un essere umano. E i diritti umani si applicano a tutti, a prescindere dalla propria identità". (Karen Veldkamp / Amnesty International)
Karen Veldkamp / Amnesty International
Nareen Shammo, giornalista irachena diventata attivista: "Il mondo se ne infischia della crisi yazidi, perché dietro ad essa non c'è alcun interesse economico, non ci sono armi da vendere". (Sarah Bittel)
Sarah Bittel
Marisela Ortiz, l'insegnante messicana sulle tracce delle ragazze scomparse, "Noi non possiamo cambiare quello che è successo, ma possiamo fare molto per cambiare il futuro". (Amnesty International)
Amnesty International
Müzeyyen Nergiz, l’avvocata che difende le vittime di violenza domestica in Turchia: "Sono stanca di dover combattere senza tregua, non solo contro gli uomini violenti, ma anche contro tutto il sistema che li protegge". (DR)
DR
China Keitetsi, la ragazza soldato ugandese, diventata portavoce dei bambini soldato: "Ho dovuto ricominciare da zero: ho dovuto imparare ad essere una donna, avere conversazioni normali e osare dire di no". (Amnesty International)
Amnesty International
China Keitetsi, la ragazza soldato ugandese, diventata portavoce dei bambini soldato: "Ho dovuto ricominciare da zero: ho dovuto imparare ad essere una donna, avere conversazioni normali e osare dire di no". (Amnesty International)
Amnesty International
Radhia Nasraoui, l’avvocata tunisina, bestia nera del dittatore: "Occorre restare vigili, perché degli estremisti chiedono il ritorno della donna segregata in casa". (Karen Veldkamp / Amnesty International)
Karen Veldkamp / Amnesty International
Serkalem Fasil, la giornalista etiope, simbolo della libertà di espressione: "Non pensate mai che i nostri sforzi non sono serviti a nulla, che non abbiamo ottenuto il cambiamento che volevamo. Ciò finirà per realizzarsi". (Amnesty International)
Amnesty International
Leila Alikarami, l'iraniana che vuole abolire le leggi discriminatorie: "Il 97% degli iraniani è musulmano, per cui dobbiamo usare la religione per attaccare le leggi discriminatorie". (Paola Ferran)
Paola Ferran
Justine Masika Bihamba, la «mama» delle donne violentate in Congo: "Quando la giustizia internazionale vuole punire gli autori di stupri, in nome della pace, il governo congolese non coopera". (DR)
DR
"Perché sono donne, sono vittime di mutilazioni genitali, stupri, tratta e schiavitù sessuale. Perché sono donne, subiscono discriminazioni legali, non possono divorziare o testimoniare in tribunale. Perché sono donne, sono gettate in prigione per avere abortito clandestinamente o semplicemente per un aborto spontaneo. Perché sono donne, non possono andare a scuola e sono ridotte all'estrema povertà".
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Manon Schick, «Mes Héroïnes, des femmes qui s’engagent»
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