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Favorire il risparmio per l’acquisto dell’alloggio

Un'iniziativa popolare chiede di dare ai cantoni la possibilità di concedere sgravi fiscali sui risparmi destinati all'acquisto dell'abitazione primaria per agevolare l'accesso alla proprietà: l'elettorato svizzero si pronuncerà l'11 marzo Keystone

Offrire ai cittadini domiciliati in Svizzera incentivi di risparmio per acquistare la propria abitazione: è a questo che mira un'iniziativa popolare sottoposta a votazione federale l'11 marzo.

Lanciata dalla Società svizzera per la promozione del risparmio per l’alloggio (SGFV), l’iniziativa chiede che i Cantoni abbiano la possibilità di accordare agevolazioni fiscali su depositi di risparmio specificatamente destinati all’acquisto della casa primaria oppure a lavori di ristrutturazione nella propria abitazione per economizzare energia e proteggere l’ambiente.

Per i suoi fautori – e quelli di un’iniziativa simile, ma vincolante per i cantoni e la confederazione, che il parlamento ha discusso in parallelo e che dovrebbe essere sottoposta al voto popolare in giugno – le agevolazioni fiscali sui conti di risparmio aiuterebbero in particolare la classe media ad acquistare una proprietà abitativa.

Secondo gli oppositori, invece, ciò darebbe una mano a una minoranza della popolazione che può già permettersi di essere proprietaria, ma potrebbe fare ben poco per aiutare le persone a basso reddito che desidererebbero comperarsi un’abitazione.

Proprietari

La Svizzera ha uno dei tassi più bassi in Europa di proprietari di case. Secondo i dati dell’Ufficio federale delle abitazioni (UFAB), nel 2008, il 39 per cento della popolazione possedeva il proprio alloggio. A titolo di confronto, questa quota era per esempio del 56 per cento in Francia e del 69 per cento in Gran Bretagna.

Un portavoce dell’UFAB, in una risposta e-mail, ha indicato a swissinfo.ch che le stime più recenti collocano attualmente a circa il 40-41 per cento della popolazione il tasso dei proprietari dell’abitazione in cui vivono. La proporzione sale al 45,7 per cento se si includono persone che abitano in una casa di proprietà di un membro del nucleo familiare.

Uno studio condotto dall’UFAB nel 2005 indicava diversi motivi per il basso tasso di proprietari di case in Svizzera. Fra questi, il fatto che il mercato della locazione offre buoni rendimenti nel lungo periodo: ciò lo rende attrattivo per gli investitori. Allo stesso tempo rappresenta un valore ragionevole per gli inquilini, con affitti che mediamente sono pari al 20 per cento del reddito familiare prima della deduzione delle imposte.

L’ufficio ha anche osservato che l’alto numero di stranieri che vivono in Svizzera ha avuto un impatto negativo sulla proporzione dei proprietari della propria abitazione, poiché prima del 1965, ad eccezione del cantone di Vaud, non potevano acquistare un appartamento.

Sgravi fiscali

L’iniziativa sottoposta a votazione popolare l’11 marzo propone in primo luogo che i cantoni possano esentare dall’imposta sulla sostanza i depositi di risparmio per l’alloggio e gli interessi maturati sul capitale, per un massimo di dieci anni consecutivi.

Il testo vuole inoltre che i cantoni possano consentire di dedurre dal reddito imponibile depositi di risparmio un importo massimo di 15mila franchi all’anno per il primo acquisto di un’abitazione ad uso proprio e un massimo di 5mila franchi per lavori di ristrutturazione della propria abitazione destinati all’efficienza energetica o alla protezione dell’ambiente.

Se non fossero utilizzati per lo scopo previsto entro due anni dalla scadenza della durata del risparmio o dal prelievo anticipato, le imposte sarebbero recuperate.

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Iniziativa popolare

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Pro e contro

Il governo ha bocciato l’iniziativa denominata “Per agevolare fiscalmente il risparmio per l’alloggio destinato all’acquisto di una proprietà abitativa ad uso proprio e per finanziare misure edilizie di risparmio energetico e di protezione dell’ambiente”. Le Camere federali non sono riuscite a mettersi d’accordo: mentre il Consiglio nazionale (Camera bassa) l’ha approvata, il Consiglio degli Stati (Camera alta) l’ha respinta. Perciò il parlamento non ha emesso alcuna raccomandazione di voto.

L’iniziativa ha ricevuto un ampio appoggio fra i partiti di destra e del centro-destra, i quali sostengono che rafforzerebbe ulteriormente il mandato costituzionale di favorire l’accesso alla proprietà dell’alloggio.

Il comitato centrale dell’Unione democratica di centro (UDC, destra conservatrice) in dicembre ha già deciso all’unanimità di raccomandare il “sì” per la votazione dell’11 marzo. Sulla stessa linea la dirigenza del Partito liberale radicale (centro destra) che esorta i propri delegati a fare altrettanto.

Pavlo Stathakis, un avvocato dell’Associazione svizzera dei proprietari fondiari (HES), promotrice della seconda iniziativa – denominata “Accesso alla proprietà grazie al risparmio per l’alloggio” –, ha detto a swissinfo.ch che incentivando l’accesso alla proprietà delle abitazioni si darebbe anche una spinta al settore edile. Si creerebbero così posti di lavoro e si aumenterebbero le entrate fiscali per i comuni.

Ma gli oppositori dell’iniziativa, tra cui i Verdi e il Partito socialista, replicano che le misure previste dall’iniziativa servirebbe a ben poco alle persone con un basso reddito che vorrebbero acquistare un’abitazione. Queste misure, invece, causerebbero un aumento dei prezzi degli immobili.

“Lungi dall’essere favorevole alle famiglie, questo progetto permetterebbe semplicemente a una manciata di contribuenti agiati di sottrarsi ai loro obblighi fiscali”, ha dichiarato il presidente del Partito socialista svizzero Christian Levrat in una presa di posizione. A suo avviso, inoltre, “tali disposizioni sono contrarie al principio costituzionale di uguaglianza fiscale e avvantaggerebbero soltanto una minoranza a scapito dell’insieme della la popolazione”.

Stathakis respinge l’argomento, sottolineando che “la maggior parte delle persone con un reddito elevato sono già proprietari di immobili. Questa iniziativa non è fatta per chi vuole acquistare un appartamento di vacanza a St Moritz, bensì per gli acquirenti di un’abitazione primaria”.

Riferimento a progetto pilota

Stathakis fa riferimento all’esperienza nel cantone di Basilea Campagna, dove un dispositivo simile è in vigore da oltre un decennio. Esso dimostra che è la classe media che ne trae beneficio, dice l’avvocato.

Gli avversari dell’iniziativa ribattono che i proprietari di alloggi nel cantone di Basilea Campagna non sono aumentati in modo sostanziale rispetto ad altri cantoni. D’altra parte, per acquistare la propria abitazione si possono utilizzare gli averi della propria previdenza vecchiaia, dei cosiddetti secondo e terzo pilastro, aggiungono.

Ma Stathakis sottolinea che utilizzando i capitali a risparmio del secondo e del terzo pilastro la gente è costretta a fare una scelta tra possedere una casa e avere abbastanza soldi per vivere in pensione. È dunque necessaria un’altra opzione, afferma.

“Penso che il governo tema una perdita di entrate fiscali sul corto termine”, osserva Stathakis.

“Con qualsiasi incentivo c’è sempre chi può permettersi di pagare il prezzo. L’esperienza di Campagna Basilea dimostra che è soprattutto la classe media che usa questo qui”.

L’elettorato svizzero quest’anno è chiamato ad esprimersi su due iniziative popolari che propongono di sgravare fiscalmente il risparmio destinato all’acquisto dell’abitazione per uso personale.

L’iniziativa “sul risparmio per l’alloggio è sottoposta al voto popolare l’11 marzo. Se approvata, darebbe la facoltà ai cantoni di accordare delle esenzioni e delle deduzioni fiscali sui risparmi utilizzati per acquistare un’abitazione primaria o per effettuarvi lavori di ristrutturazione volti a migliorare l’efficienza energetica o la tutela ambientale. Nella Costituzione federale sarebbero iscritte le condizioni di tali agevolazioni. In particolare per un massimo di dieci anni consecutivi sarebbero esonerati dall’imposta sulla sostanza i capitali a risparmio e dall’imposta sul reddito gli interessi maturati. Dal reddito imponibile potrebbero essere dedotti al massimo per un periodo di dieci anni consecutivi: capitali a risparmio di 15mila franchi all’anno per l’acquisto e di 5mila franchi all’anno per lavori di ristrutturazione.

L’iniziativa “Accesso alla proprietà grazie all’alloggio” sarà probabilmente messa in votazione popolare il 17 giugno. Essa obbligherebbe confederazione e cantoni a concedere deduzioni di risparmi destinati all’acquisto di un’abitazione primaria, per un massimo di 10mila franchi all’anno per un periodo di dieci anni. La Confederazione dovrebbe adeguare periodicamente al rincaro l’importo massimo.

I promotori delle due iniziative, rispettivamente la Società svizzera per la promozione del risparmio per l’alloggio e l’Associazione dei proprietari fondiari Svizzera, conducono una campagna congiunta

in favore di entrambi i testi, affermando che si completano.

Evoluzione del tasso di proprietari della propria abitazione nella popolazione svizzera:

1950: ca. 37 %

1960: 33,7 %

1970: 28,5 %

1980: 30,1 %

1990: 31,3 %

2000: 34,6 %

2011: 40 % (stima)

Fonte: Ufficio federale delle abitazioni (UFAB)

(Traduzione dall’inglese: Sonia Fenazzi)

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