Una tassa volontaria sui voli per proteggere il clima
La proposta dell'Associazione traffico e ambiente servirebbe a finanziare campagne di sensibilizzazione e interventi di compensazione delle ricadute del sempre più fitto traffico aereo sul clima.
Riuniti durante la fine della settimana a Lucerna, gli 80 delegati dell’Associazione traffico e ambiente (ATA), hanno approvato il progetto di una tassa volontaria sui voli.
L’ATA cercherà di coinvolgere nel suo progetto «Clipp» (Climate Protection Partnership) altre organizzazioni ambientaliste, società aeree e agenzie di viaggio. Con i proventi della tassa – amministrati da una costituenda fondazione – sarebbero organizzate campagne di sensibilizzazione in Svizzera e in Europa e sarebbero finanziati progetti di compensazione dell’effetto serra in Svizzera come pure nei paesi dell’Est e del Sud.
L’ATA auspica una tassa, pagata dai passeggeri su base volontaria, proporzionale alla distanza percorsa: 20 franchi per una distanza breve o 10 franchi per ora di volo. Se tutti i passeggeri in partenza dagli aeroporti svizzeri si decidessero a versare l’obolo, nel fondo previsto confluirebbero 870 milioni di franchi all’anno.
L’ATA non è tanto ottimista, ma spera nondimeno in una quota iniziale del 2 percento, e dell’8 percento fra cinque anni, che darebbero pur sempre somme da 17 a 70 milioni l’anno. Alla lunga, l’ATA continua a sperare nell’introduzione di una tassa obbligatoria sul cherosene a livello europeo o mondiale.
L’assemblea ha pure deciso di raccomandare tre «sì» per le votazioni federali «energetiche» del 24 settembre. In una risoluzione hanno inoltre protestato per le recenti decisioni del Consiglio federale di inalzare la soglia del rumore tollerabile nel traffico aereo e nello stesso tempo di allentare il divieto di volo notturno a Zurigo-Kloten.
swissinfo e agenzie
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.