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Deiss a Bruxelles. Nel mirino dei Quindici anche il segreto bancario svizzero

Il ministro degli esteri svizzero a Bruxelles per discutere del ruolo che la Svizzera svolge nella frode fiscale a scapito dell'Unione europea. Keystone

Gli accordi bilaterali e la loro applicazione sono il punto principale nell'agenda del consigliere federale Joseph Deiss, oggi a Bruxelles per una visita di lavoro. Previsti incontri con quattro commissari europei.

Il ministro degli esteri ha in programma colloqui con Romano Prodi, presidente della Commissione, Chris Patten (relazioni estere), Michaele Schreiyer (Bilancio) e Günter Verheugen (allargamento).

È su invito della responsabile del Bilancio dei Quindici che il ministro democristiano elvetico è a Bruxelles. Il suo compito è quello di comunicare a Deiss che l’Ue dovrebbe ricevere un mandato di negoziato con la Confederazione per regolare la spinosa questione della frode ai danni del bilancio europeo.

Una decisione ufficiale dovrebbe essere presa entro settembre. E l’anno prossimo dovrebbe essere la volta della tassazione dei risparmi.

Circa la fiscalità, non si tratterà di un negoziato semplice, poiché nel mirino dei Quindici vi è il segreto bancario svizzero. Deiss, che non è a Bruxelles per aprire formalmente dei negoziati su questi temi, approfitterà dell’occasione per ribadire la volontà di collaborare con l’Ue, soprattutto nei settori della sicurezza interna e dell’asilo.

Con Verheugen, Deiss intede inoltre discutere della futura integrazione nell’Ue dei paesi dell’est e dell’impatto che questo allargamento avrà sugli accordi bilaterali. Il problema dell’integrazione della Svizzera all’Europa dovrebbe invece essere discusso con Romano Prodi e Chris Patten.

La ratifica degli accordi bilaterali da parte dei parlamenti dei paesi membri dell’Ue e la loro applicazione costituiscono un altro argomento di dibattito.

swissinfo e agenzie

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