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Democrazia diretta in Svizzera

L’FLMO chiede che venga effettuata la riconversione dell’industria militare

Peter Hug (a destra) nel corso della conferenza stampa di venerdì a Berna Keystone

Il Sindacato dell'industria, della costruzione e dei servizi (FLMO) vede una urgente necessità di agire per le autorità nel processo di riconversione dell'industria militare in produzione civile.

“Sono state superate le nostre peggiori previsioni”, ha affermato in una conferenza stampa, venerdì a Berna, Peter Hug, incaricato dal sindacato di attualizzare un suo studio del 1992, “invece di 12 mila posti di lavoro negli ultimi anni ne sono spariti 19 mila”.

Contrariamente ad altri paesi, nel corso degli anni Novanta la Svizzera non ha sfruttato i possibili strumenti di riconversione.

L’FLMO aveva chiesto, nel 1992, un fondo di conversione di 216 milioni di franchi. Il sindacato chiede ora a governo e parlamento di nuovo misure attive, poiché la ristrutturazione della difesa nazionale – nell’ambito del progetto Esercito XXI o quale conseguenza dell’iniziativa socialista per il dimezzamento delle spese militari – avrà anche nei prossimi anni grosse conseguenze sull’occupazione.

“Importante obiettivo” ha detto il segretario dell’FLMO Beda Moor “è di attivare con una offensiva politico-industriale il potenziale economico nelle imprese e nelle regioni interessate”.

Al personale, ben qualificato, vanno offerte le condizioni per poter trovare un nuovo lavoro.

swissinfo e agenzie

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