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Tre «sì» di Leuenberger alle tasse sull’energia

Il consigliere federale Moritz Leuenberger a Losanna, dove ha espresso il suo personale sostegno al triplice sì alle tasse sull'energia Keystone

Invitato lunedì a Losanna dai sostenitori del triplice «sì» alle tasse sull'energia in votazione il 24 settembre, il consigliere federale Moritz Leuenberger ha auspicato una politica energetica durevole e illustrato la posizione del Consiglio federale.

Anche se il governo raccomanda di approvare la tassa per l’incoraggiamento delle energie rinnovabili (controprogetto all’iniziativa solare) e la tassa per l’ambiente, il ministro si schiera a favore del «3xsì». «Sono dello stesso parere del Consiglio federale, ma votare tre volte «sì» permette di evitare la dispersione dei suffragi».

Moritz Leuenberger comunque giudica l’iniziativa solare troppo restrittiva: la parte prelevata sulle energie non rinnovabili a favore dell’energia solare è eccessiva e non permette di sostenere le altre energie alternative.

La tassa per l’incoraggiamento delle energie rinnovabili e quella per l’ambiente, dal canto loro, possono convenire sia all’economia che alle organizzazioni ambientaliste. Per il settore dell’energia idrica, confrontato con la prossima liberalizzazione del mercato dell’elettricità, la tassa per l’incoraggiamento delle energie rinnovabili serve da misura di accompagnamento.

Il ministro ha rammentato che la tassa CO2, preferita dai sostenitori dei tre «no», non tiene conto dell’elettricità importata, la cui origine (gas o carbone) è inquinante. «Gli automobilisti e gli inquilini pagheranno quel che l’industria nucleare, anch’essa esclusa dalla tassa CO2, riuscirà a risparmiare».

Il consigliere di Stato vallesano Wilhelm Schnyder ha sottolineato da parte sua l’unanimità dei sette cantoni alpini nel sostenere il triplice «sì». «Per noi, le forze idriche rappresentano la principale materia prima: la tassa sull’energia favorisce la forza indigena, pulita e rinnovabile».

I tre articoli sull’energia in votazione, sostenuti dal Partito socialista svizzero, sono invece respinti in blocco dal Partito radicale democratico e dall’Unione democratica di centro. Più sfumata la posizione del Partito popolare democratico, che raccomanda il «sì» alla tassa per l’incoraggiamento delle energie rinnovabili e a quella per l’ambiente, ma respinge l’iniziativa solare.

Da segnalare, sul fronte del no, il comitato «L’economia contro nuove tasse energetiche», composto da 175 membri, tra cui numerosi parlamentari federali e i rappresentanti del Vorort, dell’Unione svizzera di arti e mestieri e delle associazioni padronali. Il comitato, presentatosi al pubblico il 15 agosto scorso, respinge i tre articoli in votazione, perché ritiene che le nuove tasse frenerebbero la recente ripresa facendo lievitare artificiosamente i prezzi.

swissinfo e agenzie

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