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Due nuovi presidenti per Posta e Ferrovie

Ulrich Gygi (a sin.), nuovo presidente delle FFS, e Claude Béglé (a destra) nuovo presidente della Posta con il ministro dei trasporti Moritz Leuenberger. Keystone

Il governo svizzero ha nominato Ulrich Gygi, attualmente CEO della Posta, nuovo presidente del Consiglio d'amministrazione delle Ferrovie Federali Svizzere (FFS). Claude Béglé, al momento vicepresidente di Deutsche Post, sarà il nuovo presidente del Consiglio d'amministrazione della Posta.

La nomina dei due nuovi presidenti era particolarmente attesa soprattutto per quanto riguarda le Ferrovie federali svizzere. L’attuale presidente del Consiglio d’amministrazione (CdA) Lalive d’Epinay aveva reso noto in febbraio l’intenzione di lasciare la carica alla fine del 2008 dopo dieci anni d’attività.

La sua presidenza è stata contraddistinta dal successo di Ferrovia 2000, ma anche dalla gestione deficitaria di FFS Cargo, il settore specializzato nel traffico merci.

Al suo posto è stato nominato Ulrich Gygi che è attualmente direttore della Posta. Gygi, 61 anni, membro del partito socialista, dirige la Posta dal 2000. È stato l’artefice della trasformazione dell’ex regia federale in un’impresa privata redditizia.

Il nome del successore di Gygi non è ancora noto: “La procedura di successione è avviata e la nomina del nuovo direttore spetterà al consiglio d’amministrazione”, ha spiegato a swissinfo Mariano Masserini, portavoce della Posta.

Ulrich Gygi, una vita per il servizio pubblico

Nel corso della conferenza stampa di presentazione Ulrich Gygi ha voluto ringraziare il Consiglio federale (governo) per la nomina. Ha sostenuto che la Posta e le FFS sono imprese molto simili sia per i compiti che per le strutture.

Gygi ha detto di lasciare al momento giusto, ossia in tempo per vedere realizzato il piano di ristrutturazione REMA riguardante i centri di smistamento postali.

Il direttore della Posta aveva fatto carriera in precedenza nel settore pubblico, lavorando per 14 anni come vicedirettore e direttore dell’Amministrazione federale delle finanze.

Cargo FFS: necessarie concessioni

Il lavoro non mancherà ad Ulrich Gygi nel suo nuovo ruolo di presidente del CdA delle FFS. Due i dossier più scottanti: il risanamento del settore del traffico merci e quello della cassa pensioni.

Alla conferenza stampa Gygi ha sottolineato la necessità di trovare una soluzione duratura nel settore del traffico merci. Nel mese di marzo il piano di risanamento deciso dal CdA delle FFS aveva incontrato la viva opposizione della Svizzera italiana.

Lo sciopero di un mese alle Officine di Bellinzona aveva spinto la direzione delle FFS a ritirare il piano di ristrutturazione e i tagli occupazionali previsti. Da metà maggio le parti hanno iniziato a negoziare una soluzione duratura nel quadro della tavola rotonda voluta dal ministro dei trasporti Moritz Leuenberger.

«Dobbiamo trovare una via d’uscita dai problemi di FFS Cargo. Entrambe le parti devono fare delle concessioni. I problemi non vanno però cercati a Bellinzona, i problemi dipendono da alcune scelte strategiche», ha dichiarato il futuro presidente delle FFS alla conferenza stampa.

Il risanamento della cassa pensioni delle FFS è la seconda sfida di peso per il futuro presidente: «Credo che senza contributi della Confederazione non si possano superare le attuali difficoltà,» ha concluso Gygi.

Claude Béglé, simbolo della globalizzazione

Claude Béglé, il nuovo presidente del CdA della posta, sostituirà Anton Menth, che nell’estate del 2009 raggiungerà l’età di pensionamento fissata dagli statuti a 70 anni. Béglé, 58 anni, nato a Berna, è attualmente vice-presidente della Deutsche Post. Il primo di ottobre verrà designato membro del Cda della Posta e ne assumerà la presidenza il primo di aprile 2009.

Béglé si è definito “un simbolo della globalizzazione”. Prima di approdare al settore postale, ha infatti operato presso la Direzione dello sviluppo e della cooperazione, per il Comitato internazionale della croce rossa (CICR) in paesi come lo Zimbabwe e il Libano, per passare poi a Nestlé e Philip Morris.

Il futuro presidente del CdA ha ringraziato il governo per la nomina e ha lanciato segnali incoraggianti sul futuro della posta in un mondo globalizzato: “La Posta è un’azienda molto importante nel tessuto nazionale. Il processo di modernizzazione non deve avvenire troppo in fretta”.

Nelle intenzioni del neo-presidente il mercato nazionale continuerà quindi ad avere la priorità sull’espansione internazionale. La qualità del servizio in Svizzera rimane prioritaria.

Sindacato dei trasporti scettico

ll sindacato del personale dei trasporti (Sev) ha espresso riserve in merito alla nomina di Ulrich Gygi alla presidenza delle Ferrovie federali svizzere: i rappresentanti dei lavoratori esternano inquietudine soprattutto riguardo al mantenimento del partenariato sociale e alla salvaguardia del servizio pubblico.

Secondo il sindacato, Gygi ha infatti spesso puntato sulle liberalizzazioni, entrando in conflitto coi partner sociali. Sotto la direzione di Gygi – si legge nel comunicato – la Posta ha inoltre tenuto poco conto dei bisogni dei cantoni, dei comuni e delle regioni periferiche.

Il sindacato ritiene per contro positivo il fatto che Gygi conosce bene l’ambiente politico elvetico e promette pertanto di collaborare.

swissinfo e agenzie

Le Ferrovie federali svizzere (FFS) sono un’azienda della Confederazione.
Nel 2007, le FFS hanno trasportano 306 milioni di viaggiatori e merci per 13,37 miliardi di tonnellate per chilometro. Le FFS hanno chiuso il 2007 con un utile pari a 80,4 milioni di franchi.

Il gruppo FFS è suddiviso nelle tre divisioni «viaggiatori», «merci» (FFS Cargo) e «infrastruttura», a cui si aggiunge il settore «immobili».L’azienda conta circa 28’000 collaboratori.

La Posta Svizzera è un’azienda di diritto pubblico di proprietà della Confederazione. Nel 1998, il parlamento le ha conferito il mandato di erogare alla popolazione e all’economia i servizi postali e di traffico dei pagamenti. Nel 2007, l’azienda ha realizzato un utile di 909 milioni di franchi (+8,6% rispetto all’anno precedente).

La Posta conta circa 55’000 collaboratori, distribuisce quotidianamente 15 milioni di lettere e i suoi bus trasportano oltre cento milioni di passeggeri l’anno.

Il partito liberale radicale e l’Unione democratica di centro hanno criticato le nomine decise dal governo: a loro dire, per quanto concerne Ulrich Gygi l’appartenenza politica è stata giudicata più importante delle competenze specifiche.

Il Partito popolare democratico si è limitato a sottolineare la necessità di personalità capaci di affrontare i problemi, e non semplici amministratori. I socialisti hanno invece auspicato un mantenimento della qualità in tutte le regioni del paese.

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