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Nel Paese delle sigarette il popolo è chiamato ad aiutare chi lotta contro il tabagismo

sigaretta e accendino su un tavolo
Chromorange / Christian Ohde

L'iniziativa popolare 'Sì alla protezione dei fanciulli e degli adolescenti dalla pubblicità per il tabacco' vuole proteggere le persone giovani dalle conseguenze nefaste del consumo dei prodotti del tabacco. Il testo, elaborato da chi si occupa di prevenzione, intende inasprire la legislazione svizzera, una delle più blande in Europa in materia di lotta contro il tabagismo.

Di che cosa si tratta?

In Svizzera, circa una persona su quattro fuma. Le fumatrici e i fumatori sono quindi circa due milioni, tra cui 100’000 sono giovani d’età compresa tra i 15 e i 19 anni. Il 13 febbraio, il popolo è chiamato a decidere se vuole proteggere meglio questa fascia d’età dalla pubblicità del tabacco. Un’iniziativa popolare chiede di introdurre regole più severe per ridurre l’attrattiva delle sigarette sui minori. Il Parlamento ha respinto il testo a cui ha affiancato però un controprogetto indiretto che tiene conto anche delle esigenze dell’economia.

Dove si situa la Svizzera a livello internazionale?

La sua legislazione è tra le più blande in Europa. Nel rapporto 2019 del Tobacco Control ScaleCollegamento esterno (Scala di controllo del tabacco in Europa), la Svizzera si piazza al penultimo posto nella lotta contro il fumo e totalizza il peggior risultato in materia di proibizione della pubblicità delle sigarette. Inoltre, è l’unica nazione a non aver ratificato la convenzione quadro dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) sul controllo del tabacco. La Svizzera ha firmato il trattato nel 2004, ma non l’ha però applicato interamente visto che il Parlamento non ha voluto vietare la pubblicità del tabacco nella stampa e in internet.

Questo ritardo è dovuto alla presenza in Svizzera dei principali produttori di sigarette al mondo: Philip Morris ha la sua sede operativa a Losanna e il centro di ricerca e sviluppo a Neuchâtel, Japan Tobacco International ha la sua sede a Ginevra e British American Tobacco ha la sua sede e un impianto di produzione a Boncourt, nel Canton Giura. Queste compagnie del tabacco sono presenti nella Confederazione da molti anni ed esercitano una forte pressione sui parlamentari e sulle parlamentari a Berna.

Cosa chiede l’iniziativa popolare?

Il testo Collegamento esternovuole inserire la promozione della salute delle persone giovani negli obiettivi sociali definiti nella Costituzione svizzera. Inoltre, chiede di “vietare completamente la pubblicità per il tabacco dove fanciulli e adolescenti potrebbero vederla”. In futuro, la promozione sarà autorizzata, ad esempio nelle riviste, nelle e-mail e nei volantini destinati agli adulti.

>> Guarda il nostro video illustrativo sull’iniziativa popolare in Svizzera:

Cosa propone il controprogetto indiretto?

La Legge federale sui prodotti del tabacco e sulle sigarette elettronicheCollegamento esterno è il risultato di un ping-pong legislativo tra le varie autorità federali durato sette anni. Nel 2015, il Governo ha proposto una prima versione che avrebbe permesso di ratificare la convenzione quadro dell’OMS, un testo respinto dal Parlamento che non voleva limitare la pubblicità del tabacco. Nel 2019, il Consiglio federale ha presentato una nuova versione annacquata e questa volta sono stati i parlamentari e le parlamentari ad aggiungere delle restrizioni sulla pubblicità per rispondere parzialmente all’iniziativa popolare.

Dopo le accese discussioni in Parlamento, le due Camere hanno approvato, di stretta misura, un testo che contiene poche novità e che diverge dalle prescrizioni minime della Convenzione dell’OMS sul tabacco. La nuova legge vieta la pubblicità per i prodotti su edifici pubblici, veicoli di trasporto pubblico, campi sportivi e durante gli eventi sportivi. Inoltre, sono vietati i manifesti negli spazi pubblici e gli spot promozionali nei cinema. La pubblicità alla radio e alla televisione è già vietata dalla Legge federale sulla radiotelevisione.

Per quanto riguarda la tutela della gioventù, il Parlamento ha deciso di riprendere l’attuale legislazione e di vietare unicamente la pubblicità quando è indirizzata esplicitamente ai minori. Ciò significa che la promozione del tabacco è proibita nei libri di testo, nei giornali e nei siti web destinati alle persone giovani e nei luoghi frequentati soprattutto da questa fascia d’età. La sponsorizzazione di eventi nazionali da parte delle aziende del tabacco è ancora permessa, a meno che le manifestazioni siano rivolte a un pubblico d’età inferiore ai 18 anni.

Con il controprogetto indiretto, il Parlamento propone un articolo costituzionale che il 13 febbraio verrà sottoposto in votazione popolare contemporaneamente all’iniziativa popolare. Se l’iniziativa verrà approvata alle urne, il testo verrà iscritto nella Costituzione federale e le autorità federali dovranno elaborare una legge adeguata. Se sarà respinta, entrerà in vigore la legge del controprogetto.

Chi sostiene l’iniziativa?

Il testo è stato lanciato da numerose organizzazioni del settore sanitario, tra cui la Federazione dei medici svizzeri (FMH), la Lega svizzera contro il cancro, la Federazione svizzera delle associazioni giovanili e Dipendenze Svizzera. L’iniziativa è sostenuta dal Partito socialista, dai Verdi, dai Verdi liberali e dal Partito evangelico.

In Svizzera, quasi la metà di chi fuma ha iniziato a fumare quotidianamente prima dei 18 anni. Il comitato d’iniziativa evidenzia che il tabagismo precoce aumenta il rischio di dipendenza sul lungo termine, di malattie e morte. Ricorda inoltre che numerosi studi provano che l’impatto della pubblicità sulle persone giovani è maggiore rispetto a un pubblico adulto. Per questo motivo, i promotori dell’oggetto in votazione evidenziano l’importanza di vietare qualsiasi promozione dei prodotti del tabacco tra le giovani generazioni.

Chi ha promosso l’iniziativa è deluso dal controprogetto indiretto poiché continua a permettere la pubblicità su molti media accessibili a persone d’età inferiore ai 18 anni, come i giornali gratuiti, le reti sociali e su Internet. Anche nell’ambito dei festival sarà ancora possibile promuovere i prodotti del tabacco. “Gli interessi dell’industria del tabacco e della pubblicità vengono prima del bene dei nostri giovani”, si legge nel documento con gli argomenti del comitato promotore.

Chi è contrario all’iniziativa?

Buona parte dei partiti della destra e del centro, ossia la maggioranza del Parlamento, e il Consiglio federale. Chi è contrario indica che l’iniziativa è troppo restrittiva visto che permette la pubblicità in pochissimi luoghi o mezzi di comunicazione inaccessibili alle persone giovani. “Sarebbe inaudito e incomprensibile che prodotti fabbricati e disponibili legalmente non possano fare alcuna pubblicità. È una violazione inaccettabile della libertà economica”, dice il parlamentare dell’Unione democratica di centro Thomas Burgherr.

Per chi si oppone all’iniziativa, il controprogetto rafforza sufficientemente la tutela della gioventù e introduce vari divieti a livello federale. Inoltre, i Cantoni sono liberi di adottare provvedimenti supplementari. Il campo dei fautori del controprogetto indiretto ricorda che la nuova legge proibisce la vendita di prodotti del tabacco ai minorenni in tutto il Paese, mentre al momento il limite d’età varia da Cantone a Cantone. Con questa armonizzazione, il controprogetto sarebbe quindi un passo nella giusta direzione a favore della protezione delle giovani generazioni contro il tabagismo.

Traduzione dal francese: Luca Beti

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