Libera circolazione: no UDC al referendum
I delegati hanno dato ascolto a Blocher; l'Unione democratica di centro non combatterà con un referendum gli accordi sulla libera circolazione delle persone con l'UE.
Il rinnovo dell’accordo con l’Unione europea non è mai stato in discussione, ma all’UDC – destra nazionalconservatrice – non va giù la sua estensione a Romania e Bulgaria. Dal momento che il parlamento ha riunito in un unico pacchetto le due cose, il partito si è trovato a decidere se accettare o respingere tutto.
Riuniti a Briga, i delegati hanno deciso di seguire le raccomandazioni del comitato centrale e in particolare di Christoph Blocher e hanno detto no al referendum con 326 voti contro 166.
Per il comitato centrale, l’unione dei due temi in un unico decreto non rende più possibile stabilire con esattezza la volontà popolare. Per questo, il referendum si trasformerebbe in una farsa.
Nel suo intervento, il presidente Toni Brunner ha definito una «truffa» e una «violazione dei principi costituzionali» il fatto di aver legato assieme i due temi. Brunner ha accusato i partiti di governo di volersi accaparrare il potere con raggiri.

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