Niente più asilo nelle ambasciate?

Secondo la ministra svizzera di giustizia e polizia, le ambasciate svizzere dovranno respingere in futuro i richiedenti l'asilo che si rivolgono ad esse. Eveline Widmer-Schlumpf ha epresso le sue intenzioni in due interviste nella stampa domenicale.

Chiedere asilo in un’ambasciata elvetica è attualmente possibile. Ma al domeincale SonntagsZeitung la ministra ha detto di voler eliminare questa possibilità. A suo avviso le richieste nelle rappresentanze elvetiche all’estero comportano spese amministrative eccessive. In futuro chi vuole presentare istanza d’asilo dovrà farlo in Svizzera.

La ministra ha quantificato il numero di richieste presentate all’estero su un altro domenicale della Svizzera tedesca, il Sonntag: da 980 richieste nel 2004 si è passati a 2652 lo scorso anno.

Facendo riferimento ad affermazioni del suo predecessore Christoph Blocher, la ministra ha aggiunto che non è realistico limitare le richieste d’asilo a 10’000 all’anno, perché la situazione può evolvere rapidamente. Entro la fine del 2008 la ministra si aspetta circa 13’000 domande d’asilo. Dal 2000 si sono registrate fluttuazioni tra 10’000 e 27’000 richieste.

Secondo Eveline Widmer-Schlumpf, le strutture d’accoglienza sono troppo ridotte in alcuni cantoni. «È attualmente difficile – sostiene – rispondere ai bisogni in fatto di personale e di alloggio in un termine ragionevole».

La ministra ha inoltre criticato il suo predecessore Blocher per aver trascurato i preparativi in vista dell’ingresso della Svizzera nello spazio di Schengen. «In concreto non si è sfruttata la possibilità di prepararsi durante due anni all’introduzione del sistema informativo di Schengen».