Con la fine del 2015 termina anche la carriera politica di Eveline Widmer-Schlumpf. Dopo otto anni di governo, la consigliera federale lascia il Dipartimento delle finanze e ritorna nel suo cantone, i Grigioni. Nell’intervista rilasciata alla Radiotelevisione della Svizzera italiana, ripercorre le tappe salienti della sua esperienza governativa.
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swissinfo.ch e tvsvizzera.it (TG del 29.12.2015)
Eletta nel 2007 al posto del leader dell’Unione democratica di centro (UDC) Christoph Blocher, Eveline Widmer-Schlumpf non ha avuto vita facile in Consiglio federale. Esclusa dall’UDC per aver accettato l’elezione, ha dovuto subire i continui attacchi dei suoi ex compagni di partito, che l’hanno definita una «traditrice», poi ha dovuto far fronte agli attacchi alla piazza finanziaria elvetica e al salvataggio dell’UBS, fino alla soppressione concordata del segreto bancario per i clienti stranieri.
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Un ritorno alla normalità che metterà alla prova l’UDC
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Guy Parmelin, l’agricoltore vodese approdato nel governo svizzero
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