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Riuscita l’iniziativa «per una Posta forte»

Il servizio postale non va ulteriormente liberalizzato: è quanto si prefigge l'iniziativa popolare del Partito socialista e dei sindacati "per una Posta forte", che nel giro di pochi mesi ha raccolto 120'000 firme.

L’iniziativa vuole segnatamente preservare una rete postale capillare sull’intero territorio nazionale. I costi andrebbero coperti dalle entrate generate dal monopolio delle lettere fino a 50 grammi e dagli utili di una banca postale controllata al 100% dall’ex regia federale.

Didier Page, rappresentante del Sindacato Comunicazione, ha spiegato martedì che la presentazione vera e propria dell’iniziativa alla cancelleria federale avverrà in giugno, quando i comuni avranno certificato le firme raccolte. Adesioni superiori alle media della popolazione nazionale sono state registrate nelle regioni francofone (42 mila) e nel Ticino (6’500).

Secondo i promotori, la velocità con la quale sono state raccolte le sottoscrizioni rappresenta un chiaro segnale lanciato ai partiti borghesi in parlamento e allo stesso governo: la popolazione non vuole la liberalizzazione totale – per esempio la fine del monopolio sulle lettere fino a 50 grammi – e chiede il mantenimento di una rete di uffici postali estesa, affidabile e in grado di fornire buone prestazioni.

swissinfo.ch e agenzie

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