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Putin, “a San Pietroburgo un attentato terroristico”

Secondo il presidente russo Vladimir Putin si è trattato di un attentato terroristico KEYSTONE/EPA AFP POOL/ALEXANDER NEMENOV / POOL sda-ats

(Keystone-ATS) “Ieri a San Pietroburgo si è verificato un attentato terroristico”. A confermare i sospetti della prima ora ci ha pensato il presidente russo in persona, Vladimir Putin.

Quest’ultimo ha scelto la cerimonia della consegna delle onorificenze ai soldati che si sono distinti in Siria per fare il punto sulla situazione. Non a caso, visto che la campagna siriana è stata motivata in patria proprio per scongiurare il rischio del terrorismo “di ritorno”.

Putin quindi ha sfoggiato il suo lato più duro: “Ho dato l’ordine ai servizi di uccidere i terroristi senza indugi, sul posto, nel caso ci siano pericoli per i nostri agenti nel corso delle operazioni di arresto”.

Insomma, nessuna pietà. Certo, lo zar ha condito il suo ragionamento con la raccomandazione di agire sempre “nel quadro della legge, e solo la legge” quando le forze dell’ordine hanno a che fare con estremisti armati e pronti a tutto. Ma l’ordine di Putin suona come una sorta di “licenza d’uccidere” senza andare troppo per il sottile.

“Cosa sarebbe successo – ha aggiunto parlando ai militari – se migliaia di terroristi fossero tornati in patria armati e ben preparati?”. Un rischio concreto dato che lo scorso aprile il Consiglio per la Sicurezza Nazionale aveva stimato in 2700 i cittadini russi, perlopiù originari del Caucaso, partiti alla volta di Siria e Iraq per combattere nelle fila dello Stato Islamico e al Qaida.

A San Pietroburgo, intanto, le indagini proseguono a tutto campo per individuare i responsabili – o il responsabile – dell’attentato al Gigant Hall, grande centro commerciale situato nel quadrante nord della città che fu capitale dell’impero zarista. Il bilancio dei feriti oggi è salito a 14, alcuni dei quali versano in condizioni “relativamente gravi”.

Poteva andare molto peggio. In questi giorni gli shopping center delle principali città russe sono presi d’assalto poiché la notte di San Silvestro è il cuore delle festività invernali, il momento in cui in Russia ci si ritrova con la famiglia e si scambiano i regali.

San Pietroburgo – già colpita lo scorso aprile da un attacco nella metropolitana che ha causato la morte di 15 persone e provocato decine di feriti – sembra ormai diventata l’obiettivo privilegiato dai terroristi. Tanto che il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, è intervenuto per smorzare le critiche.

“Non è corretto sostenere che la città è vulnerabile”, ha dichiarato. “Tutti i centri abitati del mondo sono purtroppo bersaglio dei terroristi: a volte gli attacchi vengono sventati, altre volte no. Ma la lotta continua e stiamo prendendo contromisure”.

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