Ripreso lancio razzi da Gaza contro Israele, 15 nel sud

Dopo diverse ore di tregua, oggi la Striscia di Gaza è tornata a essere avvolta dal fumo delle esplosioni. KEYSTONE/AP/Hatem Moussa sda-ats

(Keystone-ATS) È ripreso il lancio di razzi, circa 15, da Gaza verso le comunità israeliane a ridosso della Striscia dopo una pausa di quasi 13 ore. In tutta risposta, l’aviazione israeliana ha ricominciato gli attacchi alle postazioni della Jihad islamica.

L’ultimo lancio dalla Striscia risaliva alle 22 (ora locale) di ieri sera. Uno dei razzi – secondo il portavoce delle comunità di confine – è caduto su una serra ma senza procurare vittime.

Gli altri – prosegue la stessa fonte – o sono stati intercettati o sono caduti in zone aperte. Oltre a Iron Drome, è tornato in azione anche il nuovo sistema di difesa aerea israeliano, denominato Fionda di Davide, in grado di misurarsi persino contro i missili balistici. Ogni suo intercettamento costa un milione di dollari.

Secondo esperti citati dai media, di recente Fionda di Davide è stato perfezionato rispetto ad una versione precedente. Uno dei suoi vantaggi, è stato spiegato, è che il raggio di copertura del terreno è molto superiore di quello di Iron Dome.

Israele lascia i colloqui

Dopo i nuovi lanci della Jihad, Israele ha lasciato i colloqui indiretti per un cessate il fuoco mediati dall’Egitto. Ieri sera, i media avevano descritto lo stop ai razzi come una possibile indicazione di un’evoluzione positiva delle discussioni fra le parti.

Secondo la Wafa, dall’avvio del conflitto i morti a Gaza sono, tra miliziani e civili (comprese donne e bambini), 31 e i feriti oltre 90.

Un bilancio divulgato ieri sera dal portavoce militare Daniel Hagari riferiva di 876 razzi lanciati dall’inizio delle ostilità. L’aviazione – secondo la stessa fonte – ha da parte sua colpito 215 obiettivi della Jihad islamica nell’enclave palestinese.