
Smentite le accuse dei Verdi italiani contro il latte elvetico
Contrariamente a quanto sostenuto durante una manifestazione degli ambientalisti a Roma, la Svizzera non figura tra i paesi che utilizzano la somatotropina bovina, come Stati Uniti, Australia, Giappone e alcuni paesi dell'Est europeo.
In Svizzera, è assolutamente vietato somministrare alle mucche la somatotropina bovina (BST), un ormone manipolato geneticamente. La notizia è stata confermata all’Ats da Claude Chaubert, della Stazione federale di ricerche per la produzione animale a Posieux (FR).
Il BST, un ormone sintetico proibito nei paesi dell’Unione europea (UE) e prodotto a partire da batteri manipolati geneticamente, è sotto accusa per gli effetti nocivi sui bovini da latte ai quali è somministrato. Secondo il «Comitato scientifico per la salute e il benessere degli animali», uno dei due organi indipendenti che assistono la Commissione europea nelle decisioni relative alle sostanze da proibire negli allevamenti dell’UE, l’ormone sarebbe responsabile di dolorosissime infiammazioni delle mammelle, malattie degli arti e disturbi riproduttivi negli animali trattati.
Per quanto riguarda gli effetti sulla salute umana, il BST contenuto nel latte e i suoi derivati è sospettato di incrementare il tasso di IGF1 (insuline-like growth factor) nell’uomo. La sostanza, presente naturalmente in tutti gli esseri umani, aumenta la sua concentrazione nel corpo in presenza di un tumore al seno o alla prostata. Il «Comitato scientifico sulle misure veterinarie relative alla salute dell’uomo» – secondo organo indipendente Ue – ha sottolineato la necessità di intraprendere studi più approfonditi, prima di poter annunciare una correlazione tra l’ormone biotech e l’insorgere delle due forme di cancro.
«Il BST è un prodotto assolutamente vietato in Svizzera. In alcuni paesi dell’Est europeo, come l’Ungheria, è però utilizzato», ha sottolineato Chaubert. «Fino ad oggi non abbiamo inoltre mai ricevuto alcuna richiesta di omologazione per questa sostanza. Nel nostro paese è al 100 % certa l’assenza di somatotropina bovina nel latte, e le accuse rivolte alla Svizzera sono false», ha concluso. Il divieto di utilizzare il prodotto nella Confederazione è stato anche confermato da Biosuisse, Associazione svizzera delle organizzazioni per l’agricoltura biologica.
«Qualsiasi tipo di produzione animale con l’utilizzo di ormoni è proibita in Svizzera, e ciò vale anche per i prodotti animali come il latte», ha detto Simonetta Sommaruga, presidente della Fondazione per la protezione dei consumatori (FPC). In Svizzera l’importazione di alimenti a base di ormoni non è vietata, ma sull’imballaggio deve essere dichiarata l’eventuale presenza della sostanza. «La dichiarazione obbligatoria mette in guardia il consumatore di un’eventuale presenza di ormoni», ha concluso.
swissinfo e agenzie

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