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La fiera mondiale Telecom potrebbe abbandonare Ginevra

Molte luci e colori per l'edizione 2003 della fiera mondiale Telecom a Ginevra Keystone

Le regole di attribuzione della grande fiera internazionale delle telecomunicazioni potrebbero presto cambiare. Lo afferma l'edizione di sabato del quotidiano ginevrino «La Tribune de Genève».

In un comunicato pubblicato lo stesso giorno, l’Ufficio federale delle comunicazioni riferisce tuttavia di non sostenere il progetto di rotazione europeo e di rimanere «solidale a Ginevra».

Da oltre 30 anni, la prestigiosa (e lucrativa) rassegna dedicata al settore delle telecomunicazioni si svolge a ritmo triennale a Ginevra.

Dopo essersi vista privare, per la prima volta, dell’organizzazione dell’edizione di quest’anno (che si svolgerà a Hong Kong), Ginevra ha tirato un sospiro di sollievo quando l’Unione internazionale delle Telecomunicazioni (UIT) le ha restituito la paternità dell’evento per l’edizione 2009.

Un privilegio che la città sul Lemano non vorrebbe più lasciarsi sfuggire. Le indiscrezioni apparse sabato su «La Tribune de Genève» fanno tuttavia che non sarà impresa facile.

Coltellata alle spalle

«Telecom: l’incredibile tradimento federale», titola il quotidiano romando, il quale afferma che secondo un documento confidenziale in suo possesso, l’Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM) avrebbe firmato, nel maggio scorso, un progetto di risoluzione definito «una vera e propria coltellata alle spalle» per Ginevra.

Questo progetto integrerebbe nuove regole. Una di esse pone il principio di una rotazione obbligatoria della fiera Telecom tra varie città, il quale sostituirebbe il sistema di assegnazione tramite concorsi pubblici applicato finora dall’UIT.

L’ipotesi de «La Tribune de Genève» è che siccome la Svizzera è in lizza per l’elezione del nuovo segretario generale dell’UIT, Berna sarebbe pronta a fare un certo numero di concessioni agli altri Paesi europei, in particolare alla Francia, attraverso questa eventuale risoluzione.

Grave accusa

Reagendo all’articolo, L’UFCOM ha però comunicato di non sostenere il progetto europeo a scapito del sistema a concorsi pubblici.

In maggio – dice la nota dell’UFCOM – è stata sì firmata provvisoriamente un progetto di risoluzione. Dopo analisi dettagliata della situazione, l’UFCOM ha però deciso di non sostenere la proposta e la firma è stata ritirata.

Durante la conferenza plenipotenziaria dell’UIT, prosegue il comunicato, la Svizzera non sosterrà quindi la proposta.

L’UFCOM conclude la sua nota manifestando il suo rammarico per non essere stato contattato dal quotidiano ginevrino, prima di lanciare «gravi accuse» nei suoi confronti.

Mobilitazione ginevrina

«È evidente che il canton Ginevra si batte assiduamente in favore della localizzazione perenne della fiera da noi», afferma sul giornale ginevrino Charles Beer, vicepresidente del Consiglio di Stato.

«Abbiamo azionato le nostre reti diplomatiche per tentare di radunare il maggior numero di Stati possibile attorno alla nostra posizione. Il 28 giugno scorso, una lettera è inoltre stata indirizzata al ministro delle comunicazioni Moritz Leuenberger», aggiunge.

Nella sua risposta – giudicata «piuttosto favorevole» da Beer – Leuenberger indica che «la Svizzera deve ancora definire la sua posizione definitiva sul testo» e che «la difesa degli interessi di Ginevra sarà presa in considerazione».

Lunga tradizione

La prima edizione della fiera Telecom è stata organizzata a Ginevra (sede dell’UIT) nel 1971.

Due anni fa, l’UIT aveva deciso di attribuire l’edizione 2006 ad Hong Kong (4-8 dicembre) per avvicinarsi maggiormente al mercato asiatico, ciò che aveva sollevato non poche critiche nella città di Calvino.

Spuntandola su Birmingham, Dubai e Parigi, Ginevra si è poi nuovamente aggiudicata l’organizzazione dell’evento nel 2009, in seguito agli enormi investimenti realizzati dalle autorità comunali.

swissinfo e agenzie

L’Unione internazionale delle Telecomunicazioni (UIT) ha sede a Ginevra.
Si tratta di un’organizzazione internazionale delle Nazioni Unite nella quale gli Stati e il settore privato coordinano le reti e i servizi mondiali di telecomunicazione.

L’ultima edizione della fiera Telecom a Ginevra (2003) aveva attirato 115’000 visitatori. Erano presenti 900 espositori di una cinquantina di Paesi.

Le ricadute economiche per la regione ginevrina sono state stimate a 600 milioni di franchi.

La scelta dell’UIT di organizzare l’edizione del 2006 ad Hong Kong ha provocato uno choc in Svizzera e in particolare a Ginevra.

Per aggiudicarsi l’edizione 2009, Ginevra ha investito oltre 1 miliardo di franchi, di cui 157 milioni di franchi per il padiglione 6 di Palexpo. 500 milioni sono stati consacrati al rinnovamento degli hotel e dell’aeroporto e 38 milioni al Centro internazionale delle Conferenze.

Inoltre vanno aggiunti i costi per migliorare gli accessi stradali a Palexpo e potenziare i mezzi pubblici.

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