
Sempre più svizzeri si recano in vacanza all’estero

Gli svizzeri amano viaggiare, anche se, nel confronto internazionale, varcano meno i confini nazionali di altri popoli.
Le vacanze all’estero, soprattutto in Europa, piacciono sempre più agli svizzeri che nel 2000 hanno compiuto 12,4 milioni di soggiorni oltre frontiera, con un incremento del 4,5 per cento rispetto all’anno precedente.
Nello stesso periodo è sensibilmente cresciuto anche il numero di ospiti elvetici negli alberghi e nelle case di cura svizzere, afferma Mark Lewis, della Sezione turismo all’Ufficio federale di statistica. I soggiorni in patria sono cresciuti del 5,6 per cento a 6,1 milioni.
I risultati per il 2000, presentati venerdì dall’Ufficio federale di statistica, sono provvisori e scaturiscono dall’elaborazione di dati forniti dall’Organizzazione mondiale del turismo. Secondo Lewis le tendenze sono però chiare e non ci si aspettano sconvolgimenti. Le cifre riguardano soggiorni all’estero di almeno una notte.
I cittadini degli altri Paesi viaggiano di più
Nel confronto internazionale gli svizzeri superano meno frequentemente i loro confini rispetto agli altri cittadini del mondo industrializzato. A livello planetario nel 2000 si sono contati 699 milioni di viaggi internazionali con una progressione del 7,4 per cento rispetto all’anno precedente. I sei milioni di cittadini svizzeri, l’uno per mille della popolazione mondiale, hanno dunque compiuto quasi il 2 per cento dei viaggi internazionali.
I soggiorni all’estero sono tornati ad aumentare dopo due anni di contrazione e con un volume di circa 12 milioni di viaggi sono cresciuti approssimativamente del 20 per cento rispetto all’inizio degli anni novanta, ha detto Lewis.
Il risultato è da attribuire in gran parte alla favorevole situazione congiunturale del 2000, alle speciali manifestazioni organizzate per i festeggiamenti del nuovo Millennio e ad altri avvenimenti come i Giochi olimpici, i campionati europei di calcio, l’Expo 2000 in Germania e l’Anno Santo.
Mete preferite: l’Europa e l’America
Anche nel 2000, l’Europa occidentale è risultata la destinazione preferita dai cittadini svizzeri, che vi hanno effettuato 5,9 milioni di soggiorni, ovvero il 6,8 per cento in più dell’anno precedente. Con non meno di 10,4 milioni di arrivi, l’insieme dell’Europa si è collocata al primo posto (84 per cento) fra le mete degli svizzeri all’estero. Un forte calo del 17,9 per cento, a 322’000 viaggi è registrato per l’Europa orientale: difficile determinarne le cause, ha detto Lewis.
Stati Uniti e Canada (500’000 viaggi) registrano una lieve flessione dell’1,5 per cento. La Francia ha invece fatto rilevare la maggiore progressione in cifra assoluta dei soggiorni di cittadini elvetici all’estero (+ 234’000, + 6,6 per cento), seguita dalla Spagna (+ 8,8 per cento), dalla Germania (+ 10 per cento) e dall’Italia (+ 77’600, + 5,4 per cento).
La progressione della domanda svizzera è stata particolarmente elevata anche in Turchia (+ 10,7 per cento), un Paese nel quale gli avvenimenti politici del 1999, come l’arresto di Ocalan nel mese di febbraio e i rischi di attentati, sembrano ormai un lontano ricordo, indica l’Ufficio federale di statistica. Anche l’Egitto ha registrato una forte ripresa (+ 32 per cento), che tuttavia non compensa ancora totalmente le massicce perdite subite nel 1997/98 in seguito all’attentato di Luxor.
Anche nel 2000, le destinazioni lontane hanno esercitato una notevole attrazione sui turisti svizzeri, soprattutto grazie al continuo calo di prezzi dei biglietti aerei. Tra le destinazioni più gettonate si annoverano le isole Mauritius (+ 26 per cento), la Malaysia (+ 56 per cento), l’Australia (+ 7,3 per cento, determinanti le olimpiadi) e l’Ecuador (+ 26 per cento).
swissinfo e agenzie

In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.