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Sophie Lamon, verso Pechino a colpi di spada

Sophie Lamon nel suo universo sportivo Keystone

Vice-campionessa olimpica a squadre alle Olimpiadi di Sydney nel 2000, Sophie Lamon pensa alla Cina sognando nuove prodezze. La giovane vallesana, che vive a Parigi da quattro anni, si prepara all'imminente torneo di scherma.

“Una cosa è sicura. Vado in Cina con il sorriso, perché so da dove sono passata per assicurare la mia presenza alle Olimpiadi. E poi amo la competizione, che per la scherma è piuttosto atipica, poiché si consuma in una sola giornata. Per quanto mi concerne tutto è possibile: l’eliminazione al primo turno o una medaglia olimpica”.

Diretta e schietta, le parole di Sophie Lamon rispecchiano l’energia che la caratterizza. Residente a Parigi da quattro anni, la vallesana si è qualificata in extremis per i Giochi Olimpici di Pechino, strappando il terzo posto al torneo di qualifica della zona Europa, che si è tenuto a Praga alla fine dello scorso mese di aprile.

“A conti fatti – racconta con emozione – la mia presenza alle Olimpiadi si è giocata sull’ultimo colpo di spada. Nella partita decisiva, ho battuto la svedese Emma Samuelsson con il punteggio di 15 a 14”!

Diciotto mesi di assenza

Per Sophie Lamon quella vittoria sul filo di lana e la qualifica per i Giochi Olimpici di Pechino rappresentano un enorme e magnifica ricompensa. La giovane vice-campionessa olimpica a squadre delle Olimpiadi di Sydney – all’epoca aveva soltanto quindici anni – non era riuscita a qualificarsi per l’appuntamento di Atene, nel 2004.

Ha inoltre dovuto combattere come una leonessa per ritrovare i massimi livelli dopo l’operazione all’anca, che l’ha tenuta lontana dalla scherma per oltre diciotto mesi.

“Questa pausa forzata, l’intervento chirurgico e la rieducazione, mi hanno consentito di prendere un po’ di distanza rispetto alla pratica del mio sport e della mia vita parigina. Anche nei momenti più difficili – ricorda – non ho mai pensato di abbandonare, di arrendermi”.

“Questa esperienza – aggiunge l’atleta – mi ha reso più forte e ha confermato la scelta di trasferirmi nella capitale francese. Dove, dal 2004, mi alleno sotto la guida di Cédric Levavasseur”. La vallesana, del resto, conosceva bene la reputazione del grande maestro (ex allenatore della nazionale francese) per avere seguito degli stage sotto la sua direzione.

Ottenuta la maturità e dopo aver trascorso quindici anni sotto le ali del padre Ernest, solo e unico allenatore e consigliere, Sophie Lamon aveva bisogno di cambiare aria. Di passare ad altro. E il grande salto è stato compiuto ai bordi della Senna.

Un grande bisogno di equilibrio

Parallelamente alla carriera sportiva, la schermitrice si è iscritta alla Sorbona prima di approdare alla Scuola superiore di commercio e ottenere un Bachelor, che deve ancora confermare con sette mesi di praticantato. L’esperienza lavorativa inizierà a settembre, ma Sophie Lamon è già proiettata verso il Master per acquisire maggiori competenze.

Pensare alla carriera sportiva e alla formazione significa caricarsi sulle spalle un bel bagaglio di stress. “Ma Sophie – dice sua madre – è nata organizzata”. Ma c’è di più. Si tratta per lei di bilanciare due aspetti della vita, necessari al suo equilibrio personale.

“Ho bisogno di potermi concentrare su altre cose oltre la scherma. Per me – sottolinea Sophie – è una questione di equilibrio. Oltretutto la scherma non permette di guadagnarti da vivere. La carriera sportiva prima o poi finirà, devo pertanto cominciare a preparami adesso, anche se effettivamente è ancora presto”.

Ancora qualche mese a Parigi

Sophie Lamon, in effetti, ha solo 23 anni. E molto tempo ancora da dedicare alla scherma, uno sport che ha nel sangue. Come i suoi genitori, sua sorella Séverine e suo fratello Sébastien, dai quali vive separata.

“Parigi non è lontana ma, nel contempo, non è proprio a due passi dal Vallese per poter tornare spesso a casa. Mi alleno fino a sabato mattina e gli studi – spiega la sportiva – mi prendono molte energie. Torno a casa tre, quattro volte all’anno e per le feste di Natale. Ho bisogno di vedere il Vallese, di rivedere gli amici e di ricaricarmi”.

La radici di Sophie sono attualmente a Parigi, anche se il mondo ruota attorno a lei visto che per le competizioni si sposta ai quattro angoli della Terra. Soltanto negli ultimi mesi, ha inanellato diverse tappe, prima di partire per uno stage di allenamento in Spagna: Grand Prix di Montréal e dell’Avana, campionati d’Europa a Kiev e finale del campionato di Francia.

La partenza per Pechino è prevista il 29 luglio. Ancora un po’ di tempo, dunque, per ritrovare la forma vincente che le consentirebbe di rivivere le emozioni di otto anni fa.

swissinfo, Mathias Froidevaux
(traduzione e adattamento dal francese Françoise Gehring)

• Nata l’8 febbraio 1985 a Sion
• Pluricampionessa svizzera
• Campionessa del mondo cadetti nel 2000 negli Stati Uniti
• Campionessa d’Europa a squadre a Madera nel 2000
• Vice-campionessa olimpica a squadre a Sydney nel 2000
• Vice-campionessa del mondo a squadre a Nîmes nel 2001
• Secondo posto alla coppa del mondo dell’Avana nel 2003
• Due volte campionessa del mondo juniores a Linz nel 2005
(individuale e a squadre)

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