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“Troppo potere agli assicuratori”

A nome delle associazioni dei consumatori, Simonetta Sommaruga invita a bocciare l'articolo costituzionale sull'assicurazione malattia Keystone

Il comitato "No al diktat delle casse malattia" – formato da organizzazioni di medici, farmacisti, pazienti e consumatori – ha lanciato giovedì la campagna per la votazione federale del 1° giugno sull'assicurazione malattia.

Secondo i membri del comitato, l’articolo costituzionale sottoposto al verdetto del popolo conferirebbe troppo potere agli assicuratori.

Medici, infermieri e difensori dei pazienti si alleano contro il nuovo articolo costituzionale sull’assicurazione malattia, posto in votazione il prossimo primo giugno. Nel corso di una conferenza stampa tenuta giovedì a Berna, il comitato “No al diktat delle casse malattia” è sceso in campo, sostenendo che le proposte presentate dal governo e dalla maggioranza del parlamento sono troppo favorevoli agli assicuratori.

Il nuovo articolo costituzionale, denominato “Per più qualità ed economicità nell’assicurazione malattie”, era stato approvato nel dicembre scorso dalle due Camere federali per contrastare l’iniziativa popolare sulla salute dell’Unione democratica di centro, intitolata “Sì al ribasso dei premi delle casse malati nell’assicurazione di base”.

Tra gli obbiettivi del controprogetto vi è quello di iscrivere nella Costituzione i grandi principi che già prevalgono da una decina d’anni nella Legge sull’assicurazione malattia (LAMal), in particolare quello della concorrenza tra gli assicuratori, come pure diverse nuove proposte di revisione delle attuali disposizioni legislative.

Il controprogetto contiene inoltre vari aspetti importanti del pacchetto di riforme e mira a rafforzare i criteri di trasparenza, efficienza e qualità dell’assicurazione malattia.

Progetto inutile e ingannevole

Per il comitato “No al diktat delle casse malattia”, che si batte innanzitutto contro un’eventuale soppressione dell’attuale obbligo contrattuale tra fornitori di prestazioni e assicuratori, il controprogetto è “ingannevole, inutile e rappresenta uno smantellamento del sistema sanitario.”

Si vorrebbe infatti mettere l’accento sulla qualità e l’efficienza economica, quando in realtà “si fa delle casse malattia l’istanza onnipotente della salute pubblica e si relegano i pazienti ai margini”, hanno denunciato gli oppositori nel corso della conferenza stampa.

La posta in gioco è alta, perché “l’obbligo fatto agli assicuratori di collaborare con tutti i medici è a rischio”, ha dichiarato Jacques de Haller, presidente della Federazione dei medici svizzeri (FMH). A suo avviso, questa soppressione penalizzerebbe in primis gli anziani e i malati cronici.

“Il controprogetto mette inoltre in pericolo la libera scelta dei pazienti, nonché la relazione di fiducia con il proprio medico curante”, ha aggiunto Jacques de Haller.

Controlli insufficienti

Gli oppositori al controprogetto temono inoltre la mancanza di controllo sui soldi pubblici versati alle casse, come pure restrizioni al rimborso delle cure prodigate all’infuori degli ospedali.

Per Simonetta Sommaruga, consigliera agli Stati socialista e presidente della Fondazione per la protezione dei consumatori (FPC), l’articolo costituzionale è stato preparato in maniera precipitosa, senza consultare i cantoni che sarebbero così costretti a trasferire alle casse tra gli otto e i dieci miliardi di franchi all’anno.

Il comitato “No al diktat delle casse malattia” riunisce una decina di enti, tra cui la FMH, l’Associazione svizzera infermiere e infermieri (ASI), la Società svizzera dei farmacisti (SFF), la FPC, nonché diverse altre organizzazioni a difesa dei consumatori e dei pazienti.

swissinfo e agenzie

Nel dicembre scorso il Parlamento svizzero ha approvato un nuovo articolo costituzionale, denominato “Per più qualità ed economicità nell’assicurazione malattie”, allo scopo di contrastare l’iniziativa popolare sulla salute dell’Unione democratica di centro, intitolata “Sì al ribasso dei premi delle casse malati nell’assicurazione di base”. Il maggiore partito politico svizzero ha così deciso di ritirare la sua iniziativa.

Adottato rapidamente e senza consultare i Cantoni, l’articolo costituzionale viene sottoposto il prossimo 1° giugno a votazione federale.

Secondo il comitato “No al diktat delle casse malattia”, che riunisce varie organizzazioni di medici, farmacisti, infermieri, pazienti e consumatori, questo progetto non è equilibrato e contiene diverse disposizioni inutili e ingannevoli.

A seconda della sua interpretazione, l’articolo potrebbe portare ad una soppressione dell’attuale obbligo contrattuale che lega assicuratori malattia e fornitori di prestazioni.

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