(Keystone-ATS) Ci sarebbero anche Pirelli, la filiale di Ubs di Monaco, Ubi Banca e Simgest tra le importanti società e banche truffate da Alberto Micalizzi, l’ex ricercatore dell’Università Bocconi di Milano, una sorta di “Madoff” italiano, finito in carcere stamani. Da quanto si è saputo, inoltre, l’ex professore di Finanza aziendale sarebbe riuscito a movimentare falsi bond per miliardi di dollari. L’entità delle truffe è di oltre 600 milioni di euro.
Il 21 aprile 2022 la Corte di Cassazione italiana ha prosciolto definitivamente Alberto Micalazzi da tutte le accuse.
Secondo le indagini Micalizzi avrebbe “promosso” due associazioni per delinquere finalizzate a una serie di truffe. Con il primo “sodalizio” criminale, a cui avrebbero preso parte anche dei russi e dei turchi, avrebbe fatto girare falsi bond raggirando per diversi milioni di euro investitori come Ubi Banca e Simgest. Con il secondo, invece, avrebbe realizzato una serie di truffe con false fideiussioni a banche estere, società e finanziarie americane come Jp Morgan, Pirelli spa, Ubs di Monaco e Snam. Nell’inchiesta, da quanto si è saputo, sono indagate una cinquantina di persone.
Già nel febbraio 2013 Micalizzi, 45 anni e la cui figura ricorda quella di Bernard Madoff, il finanziere americano condannato negli Stati Uniti a 150 anni di carcere, era finito agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta di Torino perché avrebbe promesso interessi da capogiro, fino al 6% giornaliero, sul capitale investito. L’indagine era partita dopo la denuncia della titolare della società ‘Borio Giacomo srl’. Nel novembre del 2011, invece, Micalizzi era già stato indagato e perquisito dalla Procura di Milano con l’accusa di truffa aggravata per oltre 500 milioni di dollari di fondi della Dynamic Decisions scomparsi nel nulla, dopo la promessa di farli miracolosamente lievitare.
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