
Bielorussia: UE adotta sanzioni, stop voli

(Keystone-ATS) L’Unione Europea ha adottato sanzioni contro la Bielorussia, tra cui il divieto per le compagnie aeree bielorusse di volare nello spazio europeo, e chiede alle Compagnie europee di evitare lo spazio aereo della Bielorussia.
Inoltre invita l’alto rappresentante a presentare proposte per nuove sanzioni economiche, e chiede il rilascio immediato di Roman Protasevich e della sua fidanzata.
Dopo il volo Ryanair FR4978 dirottato ieri a Minsk: il CEO dell’aviolinea, Michael O’Leary, accusa le autorità bielorusse di “sequestro di Stato” e forte è l’indignazione in Occidente, dalla Casa Bianca a tutte le cancellerie europee.
L’Europa stavolta è pronta ad imporre sanzioni vere e la presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha già congelato 3 miliardi di investimenti dell’UE. Non solo. Gli ambasciatori della Nato si riuniranno presto e una sfilza di Paesi ha convocato gli ambasciatori bielorussi in segno di protesta.
E al termine di questa convulsa giornata l’oppositore arrestato in aeroporto, Roman Protasevich, è apparso in video dalla detenzione assicurando di “stare bene”, ma con il volto segnato.
L’episodio dell’atterraggio forzato, insomma, è ritenuto “gravissimo” a diverse latitudini – “tutte le spiegazioni invocate dalla Bielorussia sono del tutto inverosimili”, ha stigmatizzato la cancelliera tedesca Angela Merkel – e la sensazione è che ci saranno delle conseguenze: già si vocifera, tra l’altro, di un possibile divieto alla Belavia (la compagnia aerea bielorussa) di atterrare “negli aeroporti dell’Ue” e di una “no-fly zone” sul Paese per tutti i voli da e verso l’Unione Europea, compresi i sorvoli.
Minsk si è difesa prima attaccando, ovvero accusando l’Occidente di voler “politicizzare il caso” e assicurando di aver seguito le “norme internazionali”.
Poi, nel pomeriggio, nel corso di una conferenza stampa il direttore del dipartimento dell’aviazione presso il Ministero dei Trasporti, Artyom Sikorsky, ha assicurato che la Bielorussia non ha nulla da nascondere e ha invitato “l’Associazione Internazionale del Trasporto Aereo, l’Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea e le autorità aeronautiche interessate a partecipare a un’indagine imparziale sull’incidente”.
Minsk, è la sua versione, è intervenuta d’urgenza sul volo partito da Atene e diretto a Vilnius perché le autorità aeroportuali avrebbero ricevuto “una mail da Hamas” in cui si minacciava di far “saltare in aria” il velivolo se l’Europa non avesse “cessato il suo appoggio verso Israele” nella guerra contro Gaza.
Ma, guarda caso, nel corso dei controlli è spuntato fuori che sul volo c’era Roman Protasevich, ex direttore del canale indipendente Nexta, voce dell’opposizione contro Alexander Lukashenko, subito arrestato (poiché sta sulla lista dei terroristi-estremisti).
I punti oscuri restano però ancora molti. Chi sono quei tre passeggeri – di nazionalità russa o bielorussa, non è chiaro – che sono convenientemente scesi a Minsk, oltre a Protasevich e alla sua compagna, e non hanno proseguito per Vilnius quando il volo è ripartito? O’Leary ha parlato apertamente di “agenti segreti” bielorussi. Perché, da extra-comunitari, avevano la possibilità, in tempi Covid poi, di accedere a un volo intra-Ue?
Ancora. L’ingegnere aeronautico Vadim Lukashevich ha pubblicato un grafico, ripreso dalla testata indipendente Meduza, in cui analizza le rotte di atterraggio normalmente impiegate per approcciare Vilnius, mostrando come il volo FR4978 non stesse calando di quota, probabilmente per raggiungere il prima possibile, a tutta velocità, lo spazio aereo lituano. Perché poi ha improvvisamente invertito la rotta? I piloti hanno scelto di atterrare a Minsk – come sostiene la Bielorussia – o c’è dell’altro? Ryanair ha detto di non poter fornire ulteriori dettagli poiché del caso ora se ne stanno occupando le “agenzie competenti dell’Ue”. E della Nato.
Mosca, che sostiene a spada tratta Lukashenko, per ora si è mossa con cautela. Se la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova si è detta “scioccata” su Facebook per lo “shock” dell’Occidente, notando che i Paesi occidentali sono stati in passato colpevoli di “rapimenti, atterraggi forzati e arresti illegali”, il Cremlino ha reagito con un più neutro “no comment”. “Ci sono delle regole nell’aviazione internazionale e spetta alle autorità preposte valutarne il rispetto o meno”, ha tagliato corto il portavoce di Vladimir Putin. Di certo c’è che un maggior isolamento della Bielorussia non può che giovare alla Russia, apertamente interessata a legarla saldamente all’interno della sua sfera d’influenza. Ed evitare un’altra Ucraina.
Giallo nel giallo, in serata la madre di Protasevich ha fatto sapere che, “secondo informazioni non confermate”, suo figlio è “in uno degli ospedali di Minsk” e le sue condizioni sarebbero “critiche” per problemi cardiaci. Poi però lo stesso dissidente è apparso in un video diffuso in Bielorussia. “Sono nella struttura di detenzione preventiva n. 1 a Minsk. Posso affermare di non avere problemi di salute, incluso il cuore o qualsiasi altro organo. L’atteggiamento del personale qui è il più corretto e conforme alla legge”, ha detto, aggiungendo di “continuare a collaborare con l’indagine” e di “confessare il fatto di organizzare disordini di massa a Minsk”. Nel video Protasevich appare calmo ma sul lato destro della fronte si può scorgere chiaramente una macchia, che molti osservatori definiscono un livido e potrebbe essere il segno di percosse.