
Borsa svizzera: apre in rialzo

La borsa svizzera apre in rialzo l'ultima seduta della settimana: alle 09.02 l'indice dei valori guida SMI segnava 11'920,93 punti, in progressione dello 0,42% rispetto a ieri.
(Keystone-ATS) Il mercato è orfano delle indicazioni di Wall Street, chiusa ieri per festività, e guarda quindi all’andamento odierno delle piazze asiatiche, a partire da Tokyo (Nikkei -0,22% a 38’403,23 punti).
Il quadro generale beneficia di un certo allentamento della tensione sul fronte geopolitico, dopo che il presidente americano Donald Trump ha detto di voler prendere tempo – 15 giorni – per una decisione su un eventuale intervento americano nella guerra fra Israele e Iran. Inoltre i ministri degli esteri di Germania, Francia e Gran Bretagna negozieranno oggi a Ginevra con il loro omologo iraniano, per cercare di convincere Teheran a cedere sui suoi piani nucleari.
Dopo cinque giornate di ribassi i corsi potrebbero tornare a salire per una reazione tecnica. La seduta potrebbe però rivelarsi volatile, complice il fatto che oggi è il cosiddetto giorno delle streghe: il terzo venerdì del terzo mese di ciascun trimestre scadono infatti numerosi derivati, come futures e opzioni su indici e azioni, cosa che provoca spesso un aumento degli scambi e sbalzi non indifferenti. Nell’attuale momento di mercato ciò potrebbe essere ancora di più il caso.
Al centro dell’attenzione figura Givaudan (+0,46%), che approfitta degli aumenti di obiettivi di corso operati da Morgan Stanley e Berenberg. Sorvegliata speciale è anche Holcim (+0,39%): come noto il gruppo sta scorporando le sue attività negli Stati Uniti, cristallizzandole nella società Amrize. Per ogni titolo Holcim gli azionisti ricevono un’azione Amrize: entrambe le azioni saranno da lunedì rappresentate nella SMI, che fino a settembre comprenderà quindi eccezionalmente 21 titoli invece che 20. Fra gli altri valori SMI il più ispirato è Partners Group (+1,99%), mentre il meno convincente appare Sonova (-1,47%).
Nel mercato allargato Clariant (+0,56%) viene favorita da un giudizio di Goldman Sachs.