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Borsa svizzera: chiude invariata, SMI 0,00%

Keystone-SDA

La borsa svizzera archivia la settimana con una seduta chiusa quasi perfettamente invariata: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'871,32 punti, senza variazione percentuale (0,00%), ma in flessione di 0,20 punti rispetto a ieri.

(Keystone-ATS) Il quadro generale ha beneficiato di un certo allentamento della tensione sul fronte geopolitico, dopo che il presidente americano Donald Trump ha detto di voler prendere tempo – due settimane – per decidere su un eventuale intervento nella guerra fra Israele e Iran. Inoltre i ministri degli esteri di Germania, Francia e Gran Bretagna negoziano a Ginevra con il loro omologo iraniano, per cercare di convincere Teheran a cedere sui suoi piani nucleari.

Dopo la lunga serie di ripiegamenti – cinque giornata in perdita – vi è stata anche una reazione di natura tecnica, che con il trascorrere delle ore è andata però spegnendosi. Gli osservatori sono anche rimasti sul chi vive perché oggi è il cosiddetto giorno delle streghe: il terzo venerdì del terzo mese di ciascun trimestre scadono infatti numerosi derivati, come futures e opzioni su indici e azioni, cosa che provoca spesso un aumento degli scambi e sbalzi non indifferenti. La settimana termina con l’SMI in flessione del 2,3%; dall’inizio dell’anno la performance è però ancora di uno speculare +2,3%.

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Sorvegliata speciale era Holcim (+2,05% a 93,68 franchi): come noto il gruppo sta scorporando le sue attività negli Stati Uniti, cristallizzandole nella società Amrize. Per ogni titolo Holcim gli azionisti ricevono ora un’azione Amrize: entrambe le azioni saranno da lunedì rappresentate nell’SMI, che fino a settembre comprenderà quindi eccezionalmente 21 titoli invece che 20. Meno tonici si sono rivelati altri valori particolarmente sensibili alla congiuntura come ABB (-0,02% a 46,99 franchi), Geberit (+0,81% a 620,00 franchi), Kühne+Nagel (-0,37% a 175,35 franchi) e Sika (-0,42% a 211,50 franchi).

Dopo giornate difficili è tornata a respirare UBS (+0,65% a 24,92 franchi), che è stata preferita a Partners Group (-0,06% a 989,60 franchi). Con il segno più hanno terminato gli assicurativi Swiss Life (+0,97% a 808,00 franchi), Swiss Re (+1,52% a 137,00 franchi) e Zurich (+0,58% a 555,40 franchi).

Sono andati calando nel finale, trascinando con loro l’intero listino, i pesi massimi Nestlé (-1,16% a 81,54 franchi), Novartis (-0,34% a 94,89 franchi) e Roche (-0,27% a 259,30 franchi). Sonova (-0,98% a 243,20 franchi) ha sofferto per un cambiamento di raccomandazione operato da Barclays.

Nel mercato allargato Clariant (+1,67% a 8,24 franchi) è stata favorita da un giudizio di Goldman Sachs. Sotto pressione si è trovata Relief Therapeutics (-6,51% a 2,23 franchi) dopo che la Food and Drug Administration (FDA), l’autorità americana di controllo dei medicamenti, ha respinto la richiesta di trattare un suo preparato come prodotto per le malattie infettive.

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