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Il Premio Wakker 2010 va a un villaggio grigionese

Il comune di Fläsch è stato premiato dalla Fondazione svizzera per la salvaguardia del patrimonio (Heimatschutz) per una pianificazione esemplare, che ha saputo conservare l'identità agricola del borgo.

Fläsch, che si trova sul versante destro della Valle del Reno, di fronte alle località sangallesi di Bad Ragaz e Sargans, da alcuni anni subisce una forte pressione demografica essendo situato sull’asse autostradale Coira-Zurigo.

Per far fronte all’urbanizzazione crescente, il comune ha deciso di procedere ad una revisione totale del piano direttore che risaliva agli anni Novanta, ha indicato martedì l’Heimatschutz in una conferenza stampa organizzata a Fläsch.

Le nuove linee guida pianificatorie sono state volute per salvaguardare l’identità viticola della località, che conta 22 produttori. Concretamente la struttura storica del borgo e, soprattutto, le vigne e i frutteti che penetrano come le dita di una mano fino nel cuore del villaggio sono protette da qualsiasi nuova costruzione.

Le autorità comunali sono riuscite a far accettare una cinquantina di mutazioni di parcelle: ai proprietari privati di un diritto di costruzione nel nucleo sono stati offerti terreni all’esterno del villaggio, dove il coefficiente d’utilizzazione del suolo è più elevato del solito. La densificazione delle costruzioni avviene dunque all’esterno della località.

L’Heimatschutz Svizzera ha pure riconosciuto a Fläsch la volontà di promuovere un’architettura contemporanea di qualità. Le procedure di autorizzazione per rinnovamenti e costruzioni puntano più su consigli e incitamenti che su rigide prescrizioni.

Il premio, che consiste in un assegno di 20’000 franchi, ha valore simbolico. Heimatschutz intende incoraggiare una pianificazione del territorio progettuale, volta a preservare le qualità paesaggistiche, spaziali e architetturali di un sito.

La filosofia che ha guidato l’assegnazione del riconoscimento, attribuito per la prima volta nel 1972, è cambiata nel tempo. Negli anni Settanta si trattava di incoraggiare i Comuni a conservare i centri storici, allora minacciati. Oggi al centro dell’attenzione vi sono comuni che si sono dati regole per uno sviluppo responsabile secondo criteri contemporanei.

swissinfo.ch e agenzie

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