
L’UBS chiede il ritiro delle denunce negli USA
La banca svizzera ha chiesto alla giustizia americana di abbandonare le denunce per evasione fiscale avviate negli Stati uniti. Anche il governo svizzero si è unito alla richiesta dell'UBS, con un richiamo alla sovranità e al diritto internazionale.
In un documento di 60 pagine, trasmesso alla Corte federale della Florida, a Miami, l’UBS sottolinea che una richiesta come quella americana viola la legislazione sul segreto bancario e gli accordi sul fisco in vigore fra Stati Uniti e Svizzera. Le autorità fiscali Usa esigono dalla banca elvetica i nomi di 52’000 clienti americani, sospettati di aver depositato 14,8 miliardi di dollari su conti svizzeri, evadendo il fisco.
“La denuncia dovrebbe essere ritirata”, scrive l’UBS, che dall’anno scorso si trova nel mirino delle autorità fiscali e giudiziarie americane. Gli Stati uniti hanno già costretto la banca svizzera a rivelare l’identità di 300 clienti e a pagare una multa di 780 milioni di dollari per aver aiutato attivamente 20’000 cittadini americani ad evadere il fisco.
La richiesta dell’UBS è sostenuta da una lettera del Consiglio federale, in cui viene illustrata la posizione giuridica della Confederazione in merito a questa vertenza. “La legislazione svizzera vieta di consegnare informazioni confidenziali a governi stranieri, se la richiesta non è stata fatta attraverso i canali intergovernativi autorizzati”, scrive il governo nella sua lettera alla Corte federale della Florida.
swissinfo e agenzie

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