La Svizzera “potrebbe perdere contratti militari” a causa delle restrizioni alla riesportazione
Secondo l'ex negoziatore capo dell'UE Christian Leffler, la posizione della Svizzera sulla riesportazione di armi in Ucraina la rende un fornitore meno affidabile di hardware militare per i partner europei.
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La Liberté/ac
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Swiss ‘could lose military contracts’ over re-export restrictions
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“In futuro, i Paesi ci penseranno due volte prima di effettuare ordini alla Svizzera”, ha dichiarato lo svedese in un’intervista pubblicata lunedì dal quotidiano La Liberté. Ha avvertito che l’industria militare svizzera corre il rischio di perdere contratti.
Diversi Stati stanno scoprendo che la Svizzera non è così affidabile come pensavano, ha aggiunto l’ex negoziatore, che ha chiesto di porre fine alle “acrobazie politiche”. A suo avviso, la Svizzera deve autorizzare rapidamente la vendita, la rivendita e il trasferimento di armi e munizioni all’Ucraina e deve anche monitorare meglio il denaro degli oligarchi.
La Svizzera è sottoposta a forti pressioni internazionali per consentire la riesportazione di armi di fabbricazione svizzera. Spagna, Germania e Danimarca, tra gli altri, hanno chiesto di inviare a Kiev materiale bellico di fabbricazione svizzera. Finora il governo svizzero si è sempre opposto, invocando la legge sulla neutralità e quella sul materiale bellico.
Due interventi che chiedevano un allentamento delle disposizioni sulla riesportazione sono falliti nella sessione primaverile del Parlamento. Diverse iniziative parlamentari su questo tema sono ancora in sospeso.
Di recente è stato chiesto alla Svizzera di fare di più per rintracciare il denaro degli oligarchi russi. Diversi ambasciatori dei Paesi del G7 hanno chiesto in una lettera che il governo svizzero prenda provvedimenti più incisivi.
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