Sotto lo slogan “Stand with Ukraine”, i manifestanti hanno marciato fino alla piazza di fronte al palazzo del governo federale nel pomeriggio di sabato. Molti hanno sventolato bandiere ucraine e cantato: “Neanche un franco all’aggressore”.
Secondo le stime del corrispondente sul posto dell’agenzia di stampa Keystone-SDA, circa 2.000 persone hanno preso parte alla manifestazione, organizzata dall’Associazione ucraina della Svizzera insieme a diversi partiti politici, sindacati e gruppi della società civile.
Secondo gli organizzatori, hanno chiesto un maggiore sostegno al popolo ucraino, un’efficace applicazione delle sanzioni e una politica di pace attiva da parte della Svizzera.
Diversi parlamentari svizzeri hanno tenuto discorsi davanti al palazzo del governo federale. Anche l’ambasciatore ucraino in Svizzera, Iryna Venediktova, ha parlato alla folla, facendo un appello per le armi.
Il Parlamento sta attualmente discutendo se autorizzare la riesportazione di armi. In base alle leggi sulla neutralità e a un separato embargo sulle armi, alla Svizzera è vietato inviare armi direttamente all’Ucraina.
Berna ha precedentemente bloccato le richieste di Germania, Spagna e Danimarca di consentire la riesportazione in Ucraina di munizioni di fabbricazione svizzera e di equipaggiamenti militari da loro precedentemente acquistati. Tuttavia, l’opinione pubblica e i politici svizzeri sono sempre più divisi sulla questione.
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