Ombudsman critica le banche
La crisi finanziaria ha dato filo da torcere anche all'ombudsman delle banche svizzere: Hanspeter Häni nel 2008 si è ritrovato sommerso di reclamazioni di investitori e piccoli risparmiatori.
Le domande all’istanza di mediazione sono salite a quota 4’144, contro 1’609 l’anno precedente. Le richieste telefoniche sono raddoppiate, quelle scritte adddirittura triplicate, ha spiegato Häni martedì nella conferenza stampa annuale a Zurigo. Circa la metà dei casi riguardavano il tracollo della banca americana Lehman Brothers e di quella islandese Kaupthing lo scorso autunno nonché investimenti a capitale protetto (Absolute-Return).
L’ombudsman ha peraltro criticato il comportamento delle banche elvetiche nella crisi finanziaria. Secondo Häni, hanno tradito la fiducia di molti clienti, in particolare piccoli risparmiatori che non hanno esperienza in borsa e hanno poca dimestichezza con il linguaggio dei mercati finanziari. In numerosi casi, clienti di questo tipo sono stati spinti ad acquistare prodotti ad alto rischio, senza essere adeguatamente informati.
Una banca ha il dovere di distinguere i veri investitori dai piccoli risparmiatori e di non vendere un prodotto senza un’informazione sufficiente, ha osservato l’aggiunto del’ombudsman Martin Tschan.
swissinfo.ch e agenzie
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