Utile di 1,5 miliardi nel primo trimestre per la BNS
La Banca nazionale svizzera (BNS) ha ottenuto un utile consolidato di 1,5 miliardi di franchi nel primo trimestre del 2010, contro i 4,8 miliardi di un anno fa.
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Sul risultato ha influito in particolare l’aumento del prezzo dell’oro, nonché i risultati del Fondo di stabilizzazione, che conserva i cosiddetti attivi tossici dell’UBS, ha indicato venerdì la banca centrale.
La crescita del valore dell’oro (valutato a fine marzo a 37’095 franchi al chilogrammo) ha prodotto un plus-valore di 1,3 miliardi di franchi. Nei primi tre mesi del 2009 questo utile contabile era stato ancora più elevato, poiché aveva raggiunto ben 4 miliardi.
Sulle posizioni in monete straniere vi è stata una perdita di 0,9 miliardi. Visto l’indebolimento dell’euro, gli investimenti in questa moneta hanno accusato un rosso di 2,91 miliardi, solo in parte compensato dai guadagni di 660 milioni realizzati sul dollaro, dagli introiti di interessi (734 milioni) e dividendi (28 milioni), nonché dall’aumento di corso di obbligazioni (556 milioni) e di azioni (258 milioni). Le posizioni in franchi hanno portato a un guadagno di 112 milioni, in gran parte dovuti all’aumento del corso e ai ricavi da interesse.
Il fondo di stabilizzazione – creato per salvare dal collasso UBS nel pieno della crisi finanziaria – ha fornito un contributo positivo di 921 milioni di franchi, grazie a un miglioramento generale della situazione dei mercati. Nel periodo in rassegna sono stati venduti attivi per 1,1 miliardi di dollari (1,2 miliardi di franchi). Il prestito della BNS al fondo è diminuito di 2,6 miliardi a 17,7 miliardi di dollari (19,7 miliardi di franchi).
Per l’esercizio 2010 è previsto un’attribuzione alle riserve di 3,9 miliardi di franchi: nel primo trimestre è quindi stato versato un quarto della somma, pari a 975 milioni.
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