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Federer eliminato ai quarti a Wimbledon

Nulla da fare per Federer contro Berdych

Il tennista svizzero non disputerà l'ottava finale consecutiva a Wimbledon. Il detentore del titolo del torneo londinese è stato sconfitto mercoledì già ai quarti.

In due ore e 37 minuti, il ceco Thomas Berdych, numero 12 nella classifica ATP, ha piegato lo svizzero in quattro set, con il risultato di 6:4, 3:6, 6:1, 6:4.

Era dal 2002 che Roger Federer non veniva estromesso così prematuramente a Church Road. Allora era stato battuto dal croato Mario Ancic, un anno dopo aver realizzato la sua prima grande impresa, la vittoria contro Pete Sampras negli ottavi di finale, e un anno prima di aver conquistato il suo primo trofeo nel suo torneo preferito.

Sul green mercoledì si sono così infrante anche le speranze per il 28enne basilese di eguagliare il primato di Sampras, che aveva conquistato il titolo sette volte. Federer lo ha vinto sei volte.

Ma soprattutto, l’ex numero uno mondiale della racchetta, sull’erba inglese ha subito la seconda eliminazione successiva ai quarti di finale di un grande slam, dopo quella del 1° giugno sulla terra rossa francese al Roland Garros. Risultati che stridono nel confronto con le 23 semifinali consecutive, giocate tra il torneo di Wimbledon del 2004 e l’Open d’Australia del 2010.

Dopo essersi fatto detronizzare dalla vetta della classifica mondiale da Rafael Nadal, l’ex re incontrastato della racchetta rischia anche di perdere il 2° posto lunedì prossimo da Novak Djokovic (ATP numero 2). Il serbo, che ai quarti ha battuto Yen-Hsun Lu (ATP 82) per 6:3, 6:2, 6-2, affronterà in semifinale Tomas Berdych.

Parabola discendente

La sconfitta di Federer contro Berdych non ha comunque nulla di sorprendente. Il basilese nella prima parte della stagione ha esibito un gioco indegno del suo talento, con un solo titolo conquistato – l’Open d’Australia – e numerose sconfitte preoccupanti.

È stato superato a tre riprese da giocatori classificati oltre il 30° posto mondiale (Marcos Baghdatis a Indian Wells, Ernests Gulbis a Roma e Albert Montañes a Estoril), e si è inchinato due volte dopo aver mancato un ball match (contro Baghdatis poi contro Tomas Berdych a Miami).

Il rovescio subito in finale sull’erba di Halle di fronte a Lleyton Hewitt, che nei loro 15 incontri precedenti aveva sempre battuto, non lasciava presagire nulla di buono. E i suoi inizi difficoltosi sull’erba londinese, dove aveva sudato parecchio per imporsi su Alejandro Falla (ATP 60) dapprima e poi su Ilja Bozoljac (ATP 152), non avevano nulla di aneddotico.

Come a Parigi contro Robin Söderling, Roger Federer a Londra ha subito la legge di un giocatore nettamente più intraprendente di lui. Tomas Berdych possiede peraltro le stesse armi distruttrici dello svedese e ha saputo servirsene perfettamente mercoledì. Il suo servizio gli ha consentito di annullare sette palle di break di Federer. E i suoi possenti colpi di racchetta hanno fatto il resto.

swissinfo.ch e agenzie

15 titoli di tornei del Grande Slam: ha detronizzato Pete Sampras che ne detiene 14.

22 volte in una finale di Grande Slam: precede Ivan Lendel (19).

237 settimane ininterrottamente al 1° posto della classifica ATP: davanti a Steffi Graf (186) e Jimmy Connors (160).

60 titoli (3 nel 2009, a Madrid, al Roland Garros e a Wimbledon);

Tornei del Grande Slam vinti: 3 Australian Open (2004,2006 e 2007), 1 French Open (2009), 6 Wimbledon (2003, 2004, 2005, 2006, 2007 e 2009), 5 US Open (2004, 2005, 2006, 2007 e 2008);

Masters: 4 vittorie (2003, 2004, 2006 e 2007);

Medaglia d’oro in doppio alle Olimpiadi di Pechino del 2008 (con Stanislas Wawrinka).

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