È assurdo parlare di crisi in seno alla direzione di SAirGroup
Nonostante la partenza del direttore di Swissair e le numerose critiche contro mosse a SAirGroup, il presidente del gruppo, Philippe Bruggisser, nega l'esistenza di una crisi.
Bruggisser non nega che di aver avuto disaccordi con il dimissionario direttore della Swissair, Jeffrey Katz. Quest’ultimo, secondo Bruggisser, avrebbe voluto diventare l’unico capo dell’Airline Manager Partnership (AMP), cioè della parte operativa di Sabena e Swissair.
Ma, dice Bruggisser in un’intervista pubblicata da Sonntagsblick e da dimanche.ch, per questioni di equilibrio, l’AMP deve essere diretta da un gruppo di tre persone, nel quale ci sono anch’io insieme a Jeff Katz e a Paul Reutlinger.
Bruggisser, che ha assunto la direzione di Swissair, in attesa di trovare un successore a Katz, ha d’altro canto dichiarato che Swissair chiuderà il primo semestre del 2000 in perdita, specificando però che a livello del gruppo il risultato sarà equilibrato.
Inoltre, South African Airways, la polacca LOT e l’italiana Volare, tutte compagnie aeree alle quali partecipa anche Swissair, sono redditizie, mentre Air Europe, un’altra compagna italiana, è entrata su un nuovo mercato nel quale, secondo Bruggisser, non si possono subito registrare benefici.
A proposito dell’agenzia di viaggi tedesca LTU, che dispone di una propria compagna charter, Bruggisser ammette che attualmente è come un barile senza fondo, ma sottolinea pure che la situazione sta migliorando e che sono in corso trattative con un partner industriale.
In teoria, dice infine Bruggisser, SAirGroup potrebbe essere acquistato da terzi, visto che le sue azioni sono molto calate in queste ultime settimane. Ma sappiamo, conclude il presidente del gruppo, di poter contare sul sostegno dei nostri azionisti.
swissinfo e agenzie
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